Raggio Polare: gelosia, molestie e penitenza

Raggio Polare: gelosia, molestie e penitenza
Raggio Polare: gelosia, molestie e penitenza
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Joan Wilson era un’adolescente normale. Con i suoi problemi adolescenziali. Il difficile passaggio dal mondo dell’infanzia a quello universitario, con al centro il mondo misterioso e talvolta angosciante degli adulti. Viveva con la madre Amanda in una piccola cittadina balneare nel nord-est dell’Inghilterra. Crow-on-Sea, una città dismessa, senza molto interesse turistico dopo l’ondata di voli scontati per Spagna, Grecia o Italia. Le poche attrazioni hanno finalmente preso polvere, ad eccezione del “martello della strega”, che attira ancora qualche curioso. Joan Wilson avrebbe voluto crescere altrove, vedere il paese, sognare, prosperare. È morta una sera di giugno 2016. Il 23 per l’esattezza. Una data memorabile: quella dello storico voto degli inglesi a favore della Brexit. Ma nessun collegamento tra i due eventi, o quasi.

Il suo corpo è stato ritrovato, senza vita, sulla sabbia, a pochi passi da uno chalet sulla spiaggia bruciato. Apparteneva a suo padre, un politico locale impegnato a lasciare l’Unione Europea. Non aveva molto tempo per sua figlia quella notte di votazioni. Una serata di fine anno scolastico, in cui l’alcol può scorrere liberamente in questa cittadina un po’ insipida. Bruciato vivo dalla testa ai piedi. Il teschio fracassato. Un crimine sordido, atroce. Ma senza violenza sessuale. Perché l’assassino non è un vecchio pervertito… Ma un gruppo di ragazze della sua età che chiameremo ragazza A, ragazza B e ragazza C. Questo dramma traumatizzerà parte della popolazione ed entusiasmerà i fan di “True crime» su reti e nei podcast.

La vicenda attirerà qualche anno dopo anche un giornalista, Alec Carelli, che comincia a scrivere un libro. Incontrerà le famiglie degli assassini, ma anche la madre della vittima, i suoi amici, i suoi insegnanti per cercare di comprendere l’incomprensibile. Metterà le mani anche sugli scritti di due degli assassini, senza la loro autorizzazione. Uno scandalo nello scandalo. Si è preso delle libertà anche con la realtà, con i fatti?

Molestie e gelosia

In “Penance” di Eliza Clarke, il lettore naviga tra realtà e finzione, tra i personaggi che hanno scritto con la loro vita questo dramma immaginario in una città che non esiste, ma che assomiglia a tanti luoghi. Una città, da qualche parte in Inghilterra, dove i giovani si annoiano e talvolta sognano solo di scappare. Un luogo dove alcuni giochi stupidi possono sfuggire di mano alla gelosia. È proprio questa vita di adolescenti disincantate che l’autore di questo avvincente romanzo investigativo descrive alla perfezione. Seguiamo Carelli nei suoi incontri, nelle sue interviste, leggendo gli scritti degli assassini, per cercare di capire come tre ragazze adolescenti abbiano potuto commettere un delitto del genere, prima di tornare a mangiare un hamburger in un fast food, come se nulla fosse successo. .

Attraverso il destino di queste quattro ragazzine (nel fiore del male) e della loro famiglia, si snoda una breve vita fatta di giochi, speranze, ma anche vessazioni, prime emozioni, omosessualità più o meno repressa, popolarità sui social e miseria sociale. È anche una riflessione sulla fascinazione di una parte del pubblico per i “veri crimini”, le vere e proprie storie di criminalità, e in particolare per alcuni assassini di massa negli Stati Uniti. Un’opera di finzione, ma che testimonia il disagio di un giovane in cerca di futuro.

“Penance” è il secondo lavoro di Eliza Clarke, il primo del genere thriller. Ma è molto più di questo: il romanzo di una generazione, quella post-Brexit, di un Paese che cerca di riconquistare la grandezza del passato, ma che dubita del proprio futuro. Benvenuti a Crow-on-sea e non perdetevi la visita al vecchio parco divertimenti, alla casa stregata, al martello della strega e, naturalmente, al macabro momento clou della visita: la capanna sulla spiaggia bruciata.

Penitenza

sociale polare

di Eliza Clark

Tradotto dall’inglese da Stéphane Vanderhaeghe

Pubblicato da Fayard.

464 pagine, 24 euro.

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