Dopo la sua apertura ai turisti occidentali negli anni ’80, il Tibet ha attirato molti fotografi. Tra il 1994 e il 2005, il vodese Jean-Pierre Gandjean vi ha effettuato numerosi viaggi, visitando la provincia del Gansu, la Cina e il Karnataka indiano. Il Museo del Tibet espone a partire da questo fine settimana una cinquantina delle sue foto analogiche, che hanno come filo conduttore il rapporto con la religione. S.G.
“Le fotografie di Grandjean – Incontri nella terra dell’oceano della saggezza”. Gruyères, Museo del Tibet, fino al 2 febbraio 2025.
Fondati all’inizio degli anni 2000 nella regione parigina, i Danakil si sono rapidamente affermati come uno dei migliori gruppi reggae europei. Spinto da questa giusta e nobile idea che la musica appartiene a tutti, il collettivo trae ritmi e suoni dalla Giamaica e da altri folklore che trascende durante brucianti esibizioni dal vivo. Eccolo ritornare con un settimo album dal titolo promettente, Domani forse. S.G.
Dancalia. Ven-son, ven 6 alle 20:00
Ginevra
Spettacolo
Ti piace il teatro che scuote le persone oltre ogni immaginazione? Ti piace essere spintonato da forme deformi che non oserai nemmeno prendere in considerazione? Quindi affrettati Meringa sotterraneauna nuova salva di Sophie Perez, che ha già dimostrato la sua capacità di trasformare il set in una gioiosa esplosione di presunto cattivo gusto. “In uno scenario degno di una serie Z, che si rilassa e vomita direttamente nella stanza, Sophie Lenoir e Stéphane Roger fanno esplodere i codici per volteggiare tra quiz teatrali, fumetti 3D e danze tribali”, presenta il programma di questa nuova opera su esposizione a Saint-Gervais. Ci rallegriamo. M.-P. G.
“La Meringa del Sottosuolo”. Maison Saint-Gervais, dal 5 al 7 dicembre.
Ticino
Esposizione
In viaggio attraverso l’Italia e l’Europa. Presta attenzione al più piccolo dettaglio. Divertirsi con mise en abyme, trompe l’oeil, simmetrie fortuite o volutamente, decorazioni di cartone, manifesti pubblicitari, insegne luminose – spesso spente –, giostre abbandonate, giostre vuote, ombrelloni chiusi e solitari su spiagge invernali o estive. Il fotografo italiano Luigi Ghirri (1943-1992) si è concentrato su tutto questo, proiettando il suo sguardo poetico e malizioso, a volte malinconico, sul mondo che lo circonda. Scopriamo, al Museo d’arte della Svizzera italiana (MASI), che gli dedica una retrospettiva, che la possibilità stessa di viaggiare lo incantava: fotografava gli scaffali delle sue biblioteche, le pagine dei suoi atlanti. E. Sig.
«Luigi Ghirri. Viaggi. Photographies 1970-1991». Lugano, Museo d’Arte della Svizzera italiana (MASI-LAC). jusqu’au 26 janvier 2025.
Vaud
Esposizione
Potremmo dire, parafrasando Terenzio, che nulla di terreno è estraneo a Uriel Orlow. L’artista svizzero è appassionato del nostro pianeta, della sua storia, del suo futuro e di coloro che lo abitano, con una predilezione per le comunità umane e vegetali. A Losanna, al Museo Cantonale di Belle Arti, presenta una mostra, un manifesto, un video. Al centro di questa presentazione, l’infanzia e la foresta. Che si tratti dell’origine degli alberi – era interessato ai fossili che ci hanno lasciato i loro primi esemplari – o di quelli che, fin dall’inizio della loro vita, sono impregnati del bosco: durante una residenza nel nord Italia, vicino a Bolzano, ha filmato bambini la cui cameretta è una vasta foresta. Ogni giorno, con la pioggia o con il sole, i bambini scoprono l’humus, le felci, la neve, la corteccia. Uriel Orlow espone anche un manifesto per un diverso rapporto tra l’uomo e la foresta. Lasciamo questa visita al museo con l’impressione di aver, per un periodo, respirato diversamente. E. Sig.
“Uriel Orlov. Futurismo forestale. Museo cantonale delle belle arti di Losanna, Project Space, fino al 16 febbraio 2025.
Musica
Come affrontare un festival come Les Urbaines? Magari prendendo alla lettera il modo (minimale, quasi astratto) con cui descrive se stesso: scopriremo “esperimenti artistici”. Ampio l’ambito proposto dal team di gestione (Yasemin Imre e Samuel Antoine), distribuito tra musica, performance ed esposizione. Ma cosa promette? Momenti radicali – che non equivale (necessariamente) a “violento”: sperimentare è prendere strade laterali, a volte con il rischio di sbattere contro un muro. E questo è molto buono. P.S.
Gli Urbaniti. Vari luoghi a Losanna. Dal 6 dicembre.
Spettacolo
Il nervo del testo. Le sue vene sul bordo della pagina. Soprattutto, la sua radiazione. Fin dai suoi esordi, una decina di anni fa, la bravissima Emilie Charriot ha privilegiato gli inchiostri indocili, che adatta La teoria di King Kong di Virginie Despentes, Passione semplice di Annie Ernaux o Una sensazione di vita di Claudine Galea, con l’intensa Valérie Dréville. Ciò significa che la sua visione di L’amante inglese è previsto. Un uomo interroga una coppia il cui servitore è stato assassinato. Nicolas Bouchaud, Laurent Poitrenaux e Dominique Reymond lottano nella camera oscura di Marguerite Duras. La distribuzione è reale. L’abbraccio promette di essere fatale. A.Df
“L’amante inglese”. Losanna, Théâtre de Vidy, fino all’8 dicembre.
Vaud e Vallese
Spettacolo
Come ha fatto Charlie Chaplin, nato in Inghilterra da una famiglia modesta, a diventare il Vagabondo, uno dei personaggi più famosi della storia del cinema? Questo è ciò che dice Sorrisoun’opera teatrale di Nicolas Nebot e Dan Menasche che, sin dalla sua creazione nel 2022, ha conquistato pubblico e critica. Eccola di nuovo nella Svizzera romanda, con i suoi effetti cinematografici – rallentati, accelerati, flashback. Lo spettacolo ha anche la particolarità di svolgersi… in bianco e nero! S.G.
“Sorriso.” Morges, Théâtre de Beausobre, martedì 3 alle 20; Savièse, Le Baladin, me 4 e i 5 alle 20:30.