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Un arcivescovo nemico del papa convocato in tribunale

Un arcivescovo nemico del papa convocato in tribunale
Un arcivescovo nemico del papa convocato in tribunale
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Carlo Maria Vigano (estrema sinistra), arcivescovo italiano ultraconservatore e uno dei più virulenti oppositori di Papa Francesco.

AFP

Un arcivescovo italiano ultraconservatore, uno dei più virulenti oppositori di papa Francesco, ha annunciato giovedì che sarà convocato in tribunale in Vaticano per rispondere alle accuse di rottura con il sovrano pontefice e di rigetto del Concilio Vaticano II.

L’arcivescovo Carlo Maria Vigano, 83 anni, ex ambasciatore della Santa Sede negli Stati Uniti, è accusato del reato di scisma, di aver “negato la legittimità di papa Francesco” e di “rifiutato il Concilio Vaticano II”, scrive circa X.

Processo penale stragiudiziale

Secondo un documento ufficiale del Dicastero per la Dottrina della Fede, il potente dicastero vaticano responsabile dei dogmi, mons. Vigano sarà convocato giovedì per essere notificato ufficialmente di queste accuse nell’ambito di un processo penale extragiudiziale, una procedura accelerata che riduce le pratiche burocratiche .

«Ripudio, rifiuto e condanno gli scandali, gli errori e le eresie di Jorge Mario Bergoglio (Papa Francesco, ndr), che ha una gestione del potere assolutamente tirannica», ha criticato mons. Vigano in un lungo comunicato pubblicato online.

“Le accuse: un onore”

“Considero le accuse contro di me un onore”, ha aggiunto su X.

Il Concilio Vaticano II (1962-65), considerato un grande adattamento della Chiesa al mondo moderno, “rappresenta il cancro ideologico, teologico, morale e liturgico di cui la Chiesa sinodale bergogliana è la necessaria metastasi”, ha affermato ancora scrive.

Il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, numero due della Santa Sede, ha detto ai media italiani che mons. Viganò ha “adottato alcuni atteggiamenti di cui deve rispondere” e che il Vaticano “gli sta dando l’opportunità di difendersi”.

“Mi dispiace molto. L’ho sempre apprezzato come un grande lavoratore, molto fedele alla Santa Sede. Cosa sia successo non lo so”, ha aggiunto il cardinale Parolin.

Precedenti tempestosi

Il vescovo Vigano, che ha servito come nunzio apostolico (ambasciatore della Santa Sede) a Washington dal 2011 al 2016 prima di andare in pensione, è un accusatore cronico del papa e si è distinto assumendo posizioni accese contro la sua autorità.

È uscito dall’anonimato chiedendo le dimissioni del papa nell’agosto 2018, pubblicando un feroce elenco di accuse sulla sua gestione della violenza sessuale nella Chiesa.

Lo ha accusato in particolare di aver protetto a lungo l’ex cardinale americano Theodore McCarrick, destituito nel 2019 per violenza su minore.

Fu segretario generale del Governatorato vaticano, carica nella quale scoprì e denunciò la corruzione nell’amministrazione.

Mons. Vigano era già stato condannato nel 2018 da un tribunale italiano a pagare 1,8 milioni di euro al fratello disabile per un caso di spoliazione familiare.

(AFP)

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