Da Booba a Tsew The Kid, Paléo dà il posto d’onore al rap francese

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Il rap regna sovrano al Paléo. Litigioso e autentico o intimo e alimentato dallo smilzo: questa edizione 2024 è portata avanti dai talenti francesi che contano. Primo tra tutti Booba, il boss dei boss. Uscito di botto dal suo ritiro musicale, il “Duc de Boulogne” si presenta con tutti i muscoli per difendere “Ad vitam æternam”, un nuovo album semplicemente mostruoso.

Seguendo le sue orme, al timone di uno dei progetti rap più ambiziosi dell’anno, gli orchi Gazo e Tiakola hanno l’aria di un blockbuster musicale e stanno battendo tutti i record. Stessa cosa con PLK, un amatissimo rimatore che è già stato qui nel 2019, che parla a tutti e tocca il cuore. Quando si tratta di ferite e confessioni, Luidji ne sa molto. Commovente, pieno di riferimenti culturali e mai esitante nell’esplorare oltre il territorio del rap, il rapper di origine haitiana è un tesoro.

Delicato e stravagante: il talentuoso Tsew The Kid offre un rap introspettivo mescolato con pop luminoso e ritmi trascinanti. Vediamo una delle punte di diamante di una generazione di artisti crossover, iperconnessi e ispirati da tutto. Una definizione che si adatta altrettanto bene a Yvnnis: versatile, a suo agio sia con i suoni calciati che con le melodie autosintonizzate, il nativo di Fontenay-sous-Bois si considera uno degli araldi della nuova scena rap francese. Altrettanto creativo, ma molto più oscuro, Ziak avanza mascherato, il suo rap intriso di trapano londinese. Fuori categoria e consolidata da tempo come una leggenda, la nave marsigliese IAM ripercorre una carriera iniziata già… trentacinque anni fa!

Come Paléo ha prenotato Booba

Il lavoro del programmatore di festival è tutt’altro che un lungo fiume liscio. Mesi di discussioni sull’assunzione di un artista possono finire con un improvviso rifiuto, dopo il quale bisogna ricominciare da capo. Contro ogni aspettativa, le cose sono andate molto diversamente per l’arrivo di Booba. “Abbiamo concordato rapidamente le condizioni e in quattro giorni tutto era pronto”, spiega Mathieu Monnier, uno dei programmatori del festival. È raro ingaggiare un artista di questa statura in così poco tempo. Booba non ha mai suonato al Paléo, darà un grandissimo spettacolo. Siamo molto orgogliosi di dargli il benvenuto, pur tenendo presente che è una figura divisiva”.

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