Lo Stade Toulouse vince il suo 23esimo Brennus Shield dopo la vittoria contro il Bordeaux-Bègles (59-3) al Vélodrome

Lo Stade Toulouse vince il suo 23esimo Brennus Shield dopo la vittoria contro il Bordeaux-Bègles (59-3) al Vélodrome
Lo Stade Toulouse vince il suo 23esimo Brennus Shield dopo la vittoria contro il Bordeaux-Bègles (59-3) al Vélodrome
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E alla fine vince lo Stade Toulouse. I Rouge et Noir hanno vinto la loro 23esima edizione del Brennus Shield questo venerdì sera al Vélodrome battendo l’Union Bordeaux-Bègles (59-3).

Erano però avvertiti i Girondini, che hanno affrontato il Tolosa dopo aver vinto le ultime 9 finali (ora sono 10), di cui 6 nelle Top 14 e 3 in Coppa dei Campioni. Soprattutto perché è stata la prima sulla scena nazionale per l’UBB, che ha provato di tutto per sorprendere l’ST, al punto da far partire Matthieu Jalibert e Ben Tameifuna, colpiti nelle ultime settimane e fortemente incerti.

Il cappello Dupont

Ma nulla ha disturbato gli uomini di Ugo Mola che hanno conquistato il secondo trofeo stagionale, a poco più di un mese dal successo contro il Leinster in Coppa dei Campioni (31-22).

La suspense non è stata nemmeno invitata alla festa di venerdì sera in un Vélodrome che era tutto esaurito. Al 6′, Antoine Dupont, che sta godendo una pausa d’oro con il suo club prima di tuffarsi nelle Olimpiadi con la squadra francese a 7, ha segnato la prima meta della partita prima di ridicolizzare il suo compagno di squadra in Blu, Maxime Lucu, con un magnifico sombrero e segnare una doppietta (23).

L’UBB K.-O. anche prima della pausa

Tre minuti prima ci aveva provato Peato Mauvaka, un altro membro del XV francese (20°). Abbastanza per lasciare K.-O. in piedi dal Bordeaux che avrebbe potuto vedere il punteggio aumentare anche poco prima dell’intervallo se la seconda meta del tallonatore del Tolosa non fosse stata rifiutata dal signor Cayre dopo aver visto il video.

22-3 all’intervallo, il discorso sembrava detto. Soprattutto perché i compagni di squadra di Thomas Ramos non hanno mollato l’acceleratore. Ai piedi, appunto, la retroguardia del XV di Francia ha lasciato qualche punto sul cammino, sbagliando due trasformazioni soprattutto sulla sua meta al 64′ (10 punti, 2 rigori, 2 trasformazioni riuscite).

Ciononostante, la lezione è continuata in campo con due tentativi, in rapida successione, di Julien Marchand (68) e Blair Kinghorn (70) mentre “Toto” Dupont si è subito offerto ovazione per il suo rilascio. Senza pietà, Ramos (74), David Ainu’u (79) e Ange Capuozzo (82), autori di una meta dopo la sirena quando l’UBB era a cinque metri dal segnare la prima della serata, hanno portato il punteggio finale sul 59- 3.

Una dimostrazione…

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