Svelato l’elenco dei primi 100 beneficiari della sottoscrizione per i beni religiosi in pericolo

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La Heritage Foundation continua la raccolta sul suo sito per integrare i fondi.

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France Télévisions – Editoriale Cultura

Pubblicato il 27/04/2024 13:52

Tempo di lettura: 1 minuto

type="image/avif">>Chiesa Notre-Dame-de-la-Nativité a Magny-en-Vexin (Val-d'Oise), nell'elenco dei primi 100 beneficiari della sottoscrizione per il patrimonio religioso in pericolo, fotografata il 28 maggio 2020. (LOURDEL LIONEL / HEMIS.FR / HEMIS.FR)>>
Chiesa Notre-Dame-de-la-Nativité a Magny-en-Vexin (Val-d’Oise), nell’elenco dei primi 100 beneficiari della sottoscrizione per il patrimonio religioso in pericolo, fotografata il 28 maggio 2020. (LOURDEL LIONEL / HEMIS.FR / HEMIS.FR)

Il ministro della Cultura, Rachida Dati, ha annunciato venerdì la pubblicazione di un elenco dei primi 100 edifici religiosi che beneficeranno dei fondi raccolti durante una sottoscrizione lanciata a settembre dal presidente Emmanuel Macron.

Il Capo dello Stato aveva lanciato questa raccolta “Mobilitare 200 milioni di euro in quattro anni” in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, per aiutare i piccoli comuni con meno di 10.000 abitanti (e meno di 20.000 abitanti all’estero) a preservare i propri edifici religiosi.

Tra i 100 edifici vincitori, il cui elenco è pubblicato sul sito della Heritage Foundation a cui è stata affidata la raccolta e la selezione degli edifici, “quasi il 50% si trova in comuni con meno di 1.000 abitanti, il 60% non è tutelato come monumento storico e il 55% è chiuso al pubblico o in pericolo”precisa il ministero in un comunicato stampa.

“Il finanziamento necessario per salvare questi 100 edifici è di 15 milioni di euro. Ad oggi sono stati raccolti 2,3 milioni di euro da 12.000 donatori. La raccolta prosegue quindi presso la Fondation du Heritage per raccogliere i 12,7 milioni di euro mancanti”.aggiunge il Ministero.

Su tutto il territorio nazionale, “5.000 edifici religiosi – sui circa 50.000 luoghi di culto individuati – versano in uno stato sanitario che fa temere per la loro sostenibilità e necessitano di interventi urgenti”lui continua.

Per finanziare quest’opera, la Collezione nazionale per i beni religiosi beneficia di a “aliquota di detrazione fiscale rafforzata per privati ​​del 75% fino a 1.000 euro, come l’abbonamento per la cattedrale di Notre-Dame de Paris”ricorda.

Organizzatrice di questa sottoscrizione, la Heritage Foundation ha precisato in settembre che avrebbe selezionato i progetti “a seconda dell’interesse patrimoniale dell’edificio, dell’urgenza e anche della questione dell’uso che deve essere aperto a concerti, mostre, convegni”.

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