L’impresa ferroviaria Alstom ha chiarito mercoledì come intende attuare il suo piano di riduzione del debito da 2 miliardi di euro, un passo fondamentale per andare avanti dopo un periodo difficile.
Alstom ha presentato mercoledì i due strumenti finanziari che intende utilizzare: un aumento di capitale di quasi un miliardo di euro e un prestito obbligazionario “ibrido” di circa 750 milioni di euro. Quest’ultima ha la caratteristica di rappresentare la metà del patrimonio netto della società, consentendole quindi di rafforzare il proprio bilancio.
Con le vendite di asset per circa 700 milioni già annunciate, il gruppo ha ormai “definito” il suo intero piano. Le sue difficoltà hanno anche un costo sociale poiché il produttore ha già annunciato la soppressione di circa 1.500 posti amministrativi in tutto il mondo, di cui circa 300 in Francia.
Alstom fa fatica a digerire il gruppo Bombardier Transport, acquistato all’inizio del 2021, e aveva anche sofferto recentemente per l’implementazione di alcuni contratti. Segno che questa eredità pesa ancora, il gruppo ha più che raddoppiato la propria perdita netta per l’anno fiscale 2023/24, a 309 milioni di euro rispetto ai 132 milioni di euro dell’anno precedente, sotto l’effetto di un certo numero di oneri eccezionali (ristrutturazione e costi di integrazione, contenzioso, ecc.), secondo i risultati pubblicati mercoledì. “Alstom sta andando meglio.
L’azienda è oggi impegnata in una nuova tappa della sua ripresa, avviata diversi mesi fa e di cui vediamo i primi segnali in occasione dei nostri risultati”, promette tuttavia mercoledì a Le Figaro il suo amministratore delegato Henri Poupart-Lafarge, che dovrà cedere presto la presidenza del gruppo.
Sami Nemli con ispirazioni Agency/ECO
