“anche in questo contesto difficile, lo sport motociclistico resta parte integrante del nostro futuro”

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L’analisi del Boston Consulting Group ha rivelato che KTM potrebbe ridurre i costi abbandonando gli sport motoristici, un drenaggio finanziario che potrebbe far risparmiare milioni. Ma per molti in casa KTM, come Pit Beirer, e nel paddock, è come pensare di tarpare le ali a un’aquila per farla trottare.

Le recenti dichiarazioni contraddittorie dei vertici della casa austriaca hanno seminato dubbi sulla sostenibilità del loro impegno nel motomondiale. Se la passione per la competizione è davvero presente dentro
KTMi vincoli finanziari e la pressione degli investitori potrebbero costringere il marchio a rivedere le proprie ambizioni.

Mentre KTM è nel mezzo di una ristrutturazione finanziaria, il futuro del suo coinvolgimento in MotoGP oltre il 2026 è oggetto di speculazioni. Un’analisi del Boston Consulting Group riportata da Speedweek ha rilevato che la società potrebbe farlo risparmiare circa 46 milioni di euro all’anno ritirandosi dalla concorrenza. Ma per KTMprofondamente radicato nello sport motociclistico, uno scenario del genere è difficile da immaginare, nonostante le attuali sfide economiche.

Nel 2023, KTM avrebbe speso 95 milioni di euro per le sue attività in MotoGP, Moto2 e Moto3. Questi costi sono considerati “straordinariamente elevati” per un’azienda delle sue dimensioni, secondo un’analisi citata dal quotidiano austriaco Der Standard. Il ritiro della MotoGP rappresenterebbe infatti un risparmio immediato e sostanziale, riducendo al contempo i rischi legati alla volatilità finanziaria della società.

Un impegno ribadito nonostante le turbolenze: “ In KTM, il nostro cuore batte per le corse e nulla cambierà questo«

Di fronte alle voci,
Pit Beirerdirettore del concorso presso
KTMha ribadito l’attaccamento dell’azienda alla MotoGP: “ il nostro cuore batte per le corse e nulla potrà cambiarlo. Anche in questo contesto difficile, lo sport motociclistico resta parte integrante del nostro futuro. Ultimamente sono state pubblicate un sacco di sciocchezze, come la partenza della MotoGP nel 2026. Ora dobbiamo superare qualche ostacolo in più per far uscire l’intera azienda da questa situazione. Si tratta di stabilizzare e salvare l’azienda affinché la luce non si spenga a Mattighofen« . E sta già andando avanti:
» Se lo facciamo bene, continueremo ad avere bisogno dello sport motociclistico. »

Ha inoltre sottolineato gli sforzi in corso per trovare partner, sponsor e investitori forti
garantire la sostenibilità di KTM in MotoGP oltre il 2026. Beirer insiste sulla priorità data alla prestazione e alla passione per lo sport: “ abbiamo squadre forti, moto veloci e piloti motivati ​​– siamo pronti a correre! »

Il nuovo regolamento tecnico della MotoGP nel 2027, volto a contenere costi e velocità, potrebbe giocare un ruolo decisivo nelle scelte di KTM. Questi aggiustamenti, riducendo gli investimenti necessari, potrebbero rendere la MotoGP più appetibile KTM e altri costruttori in difficoltà.

Versare KTMLa MotoGP è più di un semplice investimento: è una piattaforma strategica per affermare il proprio marchio e sviluppare le proprie tecnologie. Ma le attuali realtà economiche stanno costringendo l’azienda a riconsiderare le sue priorità.

Se gli sforzi di ristrutturazione avranno successo,
KTM potrebbe continuare a brillare in MotoGP. Tuttavia, in assenza di soluzioni finanziarie solide,
un ritiro dopo il 2026 rimane una possibilità reale, con profonde conseguenze per il campionato e l’industria dello sport motociclistico. Per ora, il futuro di
KTM resta sospeso tra due forze opposte: la passione per le corse e la pressione economica.

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