Un rapporto parlamentare lancia l’allarme sulla gestione delle autostrade del Marocco

Un rapporto parlamentare lancia l’allarme sulla gestione delle autostrade del Marocco
Un rapporto parlamentare lancia l’allarme sulla gestione delle autostrade del Marocco
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Un rapporto parlamentare sulla società Autostrade del Marocco » rivela una crisi finanziaria e amministrativa segnata da un debito di 40 miliardi di dirham e dall’esodo dei dirigenti. Il calo del traffico, l’aumento dei costi operativi e la gestione delle risorse umane stanno complicando ulteriormente la gestione della rete autostradale del Paese.

Una relazione parlamentare redatta nell’ambito dell’a Una missione esplorativa temporanea sulle autostrade del Marocco ha evidenziato gravi disfunzioni all’interno della società “Autoroutes du Maroc”, responsabile della gestione e della manutenzione della rete autostradale del Paese. Secondo questo rapporto, l’azienda è immersa in una profonda crisi, sia finanziaria che amministrativa, che avrà conseguenze significative sulle sue operazioni quotidiane e sulla sua capacità di soddisfare le esigenze infrastrutturali del Paese.

Uno dei punti più preoccupanti sollevati dal rapporto è la situazione debitoria della società. Quest’ultimo è descritto come un “problema grave”, derivante da molteplici fattori. Tra questi, i colossali investimenti necessari per la costruzione e la manutenzione delle infrastrutture autostradali, le sfide finanziarie e operative che l’azienda deve affrontare, nonché le condizioni economiche sfavorevoli. Inoltre, l’azienda ha dovuto ricorrere a ingenti finanziamenti esterni, in particolare sotto forma di prestiti per finanziare diversi progetti, contribuendo così all’accumulo di un debito che ammonta a circa 40 miliardi di dirham.

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Il rapporto evidenzia inoltre che questa situazione debitoria ha portato ad un significativo esodo di dirigenti e dipendenti. Lo studio evidenzia che la riduzione del numero dei dipendenti pubblici, sceso da 550 a 440 negli ultimi dieci anni, ha peggiorato la situazione. Il calo del personale ha avuto un impatto sul morale dei dipendenti, in particolare tra i lavoratori subappaltati, che costituiscono circa 900 persone ai caselli, ovvero quasi la metà della forza lavoro dell’azienda.

Il rapporto ha inoltre rilevato un calo significativo del traffico autostradale, un fattore che ha contribuito alla riduzione delle entrate dell’azienda. Questo calo del traffico è stato particolarmente marcato durante la pandemia di Covid-19, quando il traffico è diminuito drasticamente a causa delle restrizioni e della crisi economica generale. Questo calo delle entrate è stato aggravato dalle promesse non mantenute dello Stato, soprattutto in termini di sostegno finanziario all’azienda. Allo stesso tempo, il rapporto indica che i costi operativi e di manutenzione della rete autostradale sono aumentati in modo significativo a causa dell’aumento dei prezzi del carburante e dei materiali da costruzione.

Nonostante questa difficile situazione, il rapporto rivela che le entrate generate dai pedaggi sono aumentate, raggiungendo la cifra di 3,7 miliardi di dirham nel 2023. Tuttavia, questo aumento delle entrate non ha avuto un impatto significativo sulla riduzione del debito o sulla gestione dei prestiti. In effetti, le somme raccolte non erano sufficienti a risolvere i problemi di finanziamento a lungo termine dell’azienda.

Per quanto riguarda la gestione delle risorse umane, la missione conoscitiva ha evidenziato la debolezza della supervisione tecnica dell’azienda, rilevando che il numero dei dirigenti in organico è insufficiente per rispondere alle esigenze urgenti in termini di manutenzione e gestione delle infrastrutture. Di conseguenza, l’azienda ha dovuto ricorrere a studi di progettazione stranieri per cercare di riorganizzare la propria struttura. Tuttavia, questi tentativi non hanno prodotto risultati soddisfacenti in termini di stabilità delle risorse umane e di miglioramento dell’efficienza gestionale.

Infine, il rapporto indica che quasi 122 dipendenti hanno lasciato l’azienda, di cui 77 dirigenti, il che ha portato ad un indebolimento del management e alla perdita delle competenze chiave acquisite nel corso degli anni. Questa situazione non solo ha danneggiato le prestazioni dell’azienda, ma ha anche compromesso la sua capacità di affrontare le sfide legate alla gestione di una rete autostradale nazionale.

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