cinque film cult che hanno segnato la sua carriera

cinque film cult che hanno segnato la sua carriera
cinque film cult che hanno segnato la sua carriera
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David Lynchil famoso Direttore americanoè morto all’età di 78 anni, lo ha annunciato giovedì la sua famiglia. Ritorna a cinque opere notevoli della sua carriera.

1. “L’Uomo Elefante“(1980)

Con “L’Uomo Elefante“, il suo secondo lungometraggio in bianco e nero, David Lynch lo sa bene consacrazione pubblica. Affascinato dalla deformità, il giovane regista mette in scena la storia di Giuseppe Merrickun britannico della fine del XIX secoloe secolo affetto da una malattia deformante. L’uomo dal corpo mostruoso diventa una bestia in tutto il paese.

John Hurtnel ruolo del protagonista, completamente sfigurato dal trucco ricavato dalla maschera mortuaria di Joseph Merrick, vinse una delle otto nomination per il Oscar, il tuo film. Anthony Hopkinsanche nominato, interpreta il dottore Federico Treves che simpatizzava con il suo paziente e il cui diario funge da struttura per il film.

2. “Velluto blu“(1986)

Un orecchio mozzato che si decompone su un prato, le labbra rosse di una cantante di cabaret che suona accanto a lei Isabella Rosselliniun nano sinistro e il coro inebriante della languida colonna sonora diAngelo Badalamenti : con “Blue Velvet”, David Lynch ha fondato il suo universo surrealista ed è stato nominato nel 1987 perPremio Oscar per il miglior regista.

E Dennis Hopper in quanto erotomane psicopatico apporta un tocco in più a questo “stranezza inquietante” che David Lynch eccelle nel creare dietro le facciate apparentemente tranquille di una piccola città americana. Sempre il suo fascino per le apparenze.

3. “Cime gemelle“(1990-91)

Twin Peaks, una piccola cittadina immaginaria delimitata da pini giganti, un bar dove viene servita una torta di frutta, un nano vestito di rosso, una donna con un tronco, i telefoni che squillano nel vuoto e Laura Palmeruna studentessa delle superiori si riprese una mattina da un lago, il suo corpo avvolto in un sacco.

In questo ambiente lynchiano, l’agente Cooper è appeso al suo dittafono (Kyle MacLachlan), personaggio emblematico di quest’opera di punta del regista che rivoluziona la serie dell’autore.

Con le sue due stagioni e 30 episodi, David Lynch e Marco Gelo trattenere un’orda di spettatori affamati di risposte a un mistero insolubile. Estende l’esperienza con un lungometraggio”Twin Peaks Fuoco Cammina con me” (1992), dove appare David Bowiepoi, 26 anni dopo, ha scritto la terza stagione di questo fenomeno culturale, un lungo film di quasi venti ore, dove troviamo cenni a tutta la sua filmografia di “Gomma da cancellare” ha “Autostrade perdute“(1997).

4. “Marinaio e Lula“(1990)

Nicolas Cage (Marinaio) et Laura Dern (Lula) si amano di un amore folle ma sono perseguitati dallo scagnozzo della madre di Lula. Questa strega alcolizzata vuole sbarazzarsi di Sailor per dispetto romantico e per neutralizzare un imbarazzante testimone della morte sospetta di suo marito. L’inseguimento verso il Texas porta i due disonesti amanti ad avere strani incontri in luoghi non meno insoliti.

David Lynch si ispira liberamente al thriller noir scritto da Barry Giffordflirta con la commedia, evoca il Mago di Oz, Elvis Presley et Chris Isaccoper immergersi meglio nell’insopportabile e vincere il Palma d’oro a Cannes nel 1990.

5. “Mulholland Drive” (2001)

Originariamente concepito come una serie, questo thriller angosciante gioca con le pretese di Hollywood, dei suoi disonesti produttori e degli altri orchi di questa formidabile fabbrica di immagini.

Premio alla regia a Cannes, César per il miglior film straniero, “Mulholland Drive” – che prende il nome dalla famosa strada fiancheggiata dalle case delle star – segue una trama contorta che cattura una bellezza bruna amnesica (Laura Elena Harring) e una bionda e ingenua apprendista attrice (Noemi Watt), in un gioco di sdoppiamento delle personalità.

Con “Impero interno” (2006), questi due film segnano la fine della carriera di regista di David Lynch – a parte un cortometraggio trasmesso nel 2020 su Netflix con una scimmia accusata di omicidio nel ruolo del protagonista. Si dedica da allora alla meditazione trascendentale e ad altre forme di espressione artistica.

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