« Abbiamo perso tutti i nostri ricordi. La gente dice che l’importante è che siamo vivi, ma non sanno che abbiamo perso tutto”ricorda Joël Cousin, che vide anche la sua casa prendere fuoco. Parla delle foto dei suoi figli e di tanti piccoli ricordi a cui non si potrà mai rimediare.
Quest'ultimo spiega di essere stato svegliato e allertato che l'incendio stava ricominciando, anche se era stato spento diverse ore prima dai vigili del fuoco nella casa adiacente di Claudine. I vigili del fuoco avevano però detto loro che sarebbero potuti tornare a casa nel pomeriggio, nonostante il rischio di ripresa. “ Non ci avrei mai creduto, ho visto le fiamme uscire dalle stanze“, spiega. Attualmente si trova con la figlia, su un materasso per terra, dove in casa ce ne sono dieci. Gli è stata infatti proposta una soluzione di ricollocazione, ma in un quartiere dove non si sentiva a suo agio e lontano da Bongraine, dove viveva da diversi decenni.
Per il momento le valutazioni non sono concluse, ma le famiglie non ritengono che le case possano essere risanate, ad eccezione di una sola abitazione. I vicini, però, hanno voluto rassicurare la loro vicina Claudine, dove è scoppiato l’incendio: “ Non può incolparsi, sarebbe potuto succedere a chiunque. » Prima che uno di loro concluda: « I miei nipoti mi chiedono cosa vogliamo per Natale, io dico loro che speriamo solo che Babbo Natale porti la nostra casa. »
