Sulla scalinata del tribunale di Orléans, un “comitato di benvenuto” di attiviste sindacali e femministe ha annunciato il colore, martedì 3 dicembre 2024: “Niente stupratori tra i medici, né altrove!” »
Condannato dal tribunale penale di Tours nel febbraio 2024 a cinque anni di reclusione con sospensione della pena, Nicolas W. ha commesso violenze sessuali, la prima nel 2013 (aveva 15 anni), poi dal 2017 al 2020. Quasi ogni volta è entrato di sorpresa in il letto delle sue vittime, studenti di medicina come lui. Anche lui alcolizzato, vittima anche lui, ha cercato di avere una relazione con lei. In un caso si è addirittura parlato di stupro, prima che tutti i fatti fossero corretti.
Alto, piuttosto atletico, con folti capelli castano chiaro che sormontano un colletto di barba, Nicolas W. ha ora 27 anni. Messo in custodia cautelare nel mese di settembre 2020, è stato da allora condannato a cinque anni di reclusione con sospensione della pena. L'accusa ha presentato ricorso. Intende ottenere la detenzione.
Nicolas W. è ancora uno stagista medico. Annesso all'Università di Limoges, fu assegnato all'Ospedale Universitario di Tolosa. Di fronte alle proteste dei sindacati, l'Agenzia sanitaria regionale dell'Occitania ha sospeso per il momento questo incarico.
Brillante e immaturo, arguto ma infantile nel cuore
Tutto è in contrasto con Nicolas W. Brillante e immaturo. Arguto ma infantile nel cuore. Figlio di una coppia di medici, ricevette un'educazione severa ma amorevole. Sogna di seguire le orme dei suoi genitori.
Difese dal Maître Marc Morin, le vittime hanno difficoltà a immaginare il proprio futuro, come quello dell'imputato. “La sua mancanza di onestà è totale. Non possiamo separare l’aggressore dal medico”sottolinea uno di essi.
Perché Nicolas W., contro i venti, le maree e le pressioni del mondo della salute, resta fedele alla sua vocazione. “Sì, voglio fare il radiologo. È il mio progetto, ci metto le mie energie e ce le metterò finché i tribunali non mi diranno che non sono idoneo. »
Alla sbarra l'imputato tiene testa al procuratore generale, così come affronta la sfida di una giostra oratoria con quella delle parti civili. Il consenso libero e informato del paziente? Lo stagista lo sa a memoria. Eppure, con le sue compagne di classe della facoltà di medicina, in un contesto di alcolismo di massa, lui “provato”…
“Sono cambiato”
“Quando ero più giovane, pensavo solo a me stessa. Ma sono cambiato, ho lavorato su cosa fosse la violenza sessuale. » Se lo riconosce “le vittime sono le più ferite”non si scusa davvero; tutt'al più li evoca in una frase innocua.
Per l'accusa non si tratta di una fuga del tirocinante dal carcere: gli occorreranno cinque anni, di cui tre di reclusione e due anni di sospensione condizionale.
In difesa, il maestro Alain Jakubowicz respinge l'idea “la morte sociale di questo ragazzo”, e chiede la conferma della sentenza di primo grado, cioè cinque anni con sospensione della pena.
La decisione verrà presa il 14 gennaio.