CRONACA – Ogni settimana, per Le Figaroil nostro editorialista guarda con ironia alla notizia. Oggi immagina il discorso di addio del consigliere comunale di Parigi che non si ricandiderà per un altro mandato.
Cari amministratori, cari amministratori,
È con emozione che ti saluto. Parto verso nuovi orizzonti, dove mi aspettano grandi progetti. In particolare, ho stabilito contatti con il FMI (di cui si parla che ne assumerò la gestione), con la Société des autoroutes Paris-Normandie (mi è stato chiesto di dirigere la pedonalizzazione dell'autostrada A13) e con l'Università di Berkeley (Mi è stata offerta una cattedra di filosofia per insegnare il “dasein”, l'essere e l'essere nell'opera di Heidegger).
Durante il mio mandato ho realizzato grandi cose, circondato da grandi persone, al servizio di un grande progetto. Ho cercato di liberarmi dei miei pregiudizi incentrati sull’uomo e di governare nell’interesse di tutti gli esseri viventi nella capitale. Sono orgoglioso di aver reso Parigi una città più sicura e accogliente per ratti, piccioni e cimici.
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Non ho mai smesso di lavorare per lo sviluppo della città, non nella direzione della gentrificazione reazionaria ma in quella della felice diversità. Ho aumentato l'imposta sulla proprietà per finanziare l'acquisto di alloggi sociali. Ho limitato gli affitti. Ho creato centri di accoglienza per migranti. Queste iniziative hanno consentito il rinnovamento…
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