Perché siamo attratti dall’acqua al punto che alla minima occasione vorremmo tuffarci? Perché il piacere dell’acqua è innato nell’uomo, che bagnandosi si immerge nelle proprie origini. E se oggi il mare e le sue spiagge sono particolarmente attraenti per godere dei piaceri dell’acqua, abbiamo dimenticato che prima di essere salata l’acqua delle nostre prime attività di svago nautico era fresca. La mostra è organizzata dal Musée de la Batellerie de Conflans-Sainte-Honorine che ancora una volta lascia le sue mura per offrirvi l’opportunità di scoprire le sue ricchezze: tra i quasi duecento pezzi esposti potrete vedere abbondantissime illustrazioni, incisioni in particolare di Daumier, fotografie, disegni, caricature e perfino biglietti d’ingresso per le vasche galleggianti, antenate delle nostre piscine. Attraverso questa mostra apprendiamo che i fiumi, nel secolo scorso e fino agli anni Cinquanta, sono stati lo spazio privilegiato dove intere generazioni hanno imparato a nuotare, a pescare, a praticare la canoa e gli sport nautici. All’inizio del secolo andavamo sulle spiagge fluviali intorno a Parigi, come oggi andiamo a Deauville. Avere la canoa, governare la barca, nuotare, pescare in mare aperto, pranzare sull’erba, bere e ballare nelle taverne, ecco cosa erano le domeniche in campagna a due passi da Parigi. È anche grazie ai fiumi che gli uomini hanno avuto un’educazione nautica e che hanno potuto inventare mezzi tecnici sempre più sofisticati, dalla pesca con l’amo agli sport acquatici passando per la canoa sempre con l’obiettivo di aumentare il loro piacere sull’acqua e le loro sensazioni. Mostra temporanea nell’aranciera del parco del priorato certificata da Parigi 2024 come “Olimpiade della Cultura”. Frédéric Delaive, curatore scientifico della mostra.
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