Inizio misto per la Francia U20 ai Mondiali contro la Spagna: cosa ci è piaciuto e cosa non ci è piaciuto

Inizio misto per la Francia U20 ai Mondiali contro la Spagna: cosa ci è piaciuto e cosa non ci è piaciuto
Inizio misto per la Francia U20 ai Mondiali contro la Spagna: cosa ci è piaciuto e cosa non ci è piaciuto
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Par

Antonio Talleu

pubblicato su

29 giugno 2024 alle 16:08

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L’Squadra francese U20 ha adempiuto al suo primo contratto in questo Coppa del Mondo Sabato a Cape Town vincendo controSpagna con il bonus offensivo (49-12). Ci si poteva però aspettare qualcosa di più dagli uomini di Sébastien Calvet, che hanno fatto vedere un po’ di entusiasmo nel gioco e nelle rupie. Ecco cosa ci è piaciuto e cosa non ci è piaciuto.

Francia – Spagna: cosa ci è piaciuto

Da bravo capitano, Hugo Reus ha dato l’esempio nel lanciare la Coppa del Mondo per la Francia. La sua brillante chistera fin dai primi minuti ha permesso alla sua squadra di passare rapidamente in vantaggio in questa parte. Era molto sicuro anche ai rigori, nonostante le trasformazioni complicate.

  • La dominatrice francese corpo a corpo

Se i lanci del gioco tricolore a volte hanno vacillato, la mischia si è rivelata una scommessa molto sicura per i Bleuets. Sulla scia di un fortissimo Zinedine Aouad, o di un Barnabé Massa autore di una doppietta (21°, 27°), è stata lei il punto forte degli uomini di Sébastien Calvet in questa partita. E questo nonostante il cambio della prima fila nella pausa. Anche la sesta meta francese segue un pallone recuperato da una mischia avversaria.

  • L’abnegazione degli spagnoli
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La Spagna è chiaramente il Pollicino di questo Mondiale, che disputa per la prima volta. Non ha assolutamente motivo di vergognarsi di questo battesimo del fuoco contro la tre volte vincitrice del concorso, anzi.

Anche se avrebbe potuto giocare un po’ di più, quanta energia ha messo nelle zone di confronto, con efficaci scalate difensive e saggi controruck che hanno deragliato il gioco dei Bleuets. Un atteggiamento premiato con una meta in avvio di secondo periodo, dove hanno recuperato palla nei 22 metri francesi e addirittura un secondo a fine partita. Giù i cappelli.

Cosa non ci è piaciuto

  • Francese che ripete in avanti

Sébastien Calvet ha detto questa settimana che l’obiettivo di questa partita era trovare i giusti collegamenti per questa squadra francese che non è riuscita ad accumulare molta esperienza collettiva durante il Torneo 6 Nazioni. Sotto questo aspetto l’obiettivo non è stato completamente raggiunto. Sì, i Bleuets hanno segnato sette mete ma sono stati anche molto disordinati nel loro gioco.

Aumentano i palloni persi, a testimonianza di una squadra alla ricerca di se stessa e ancora lontana dal suo pieno potenziale. È imperativo correggere la situazione nella prossima partita contro i Baby Blacks.

  • Assenze nelle rupie

Diciamolo chiaramente, non ci aspettavamo che i Bleuets trovassero così tante difficoltà nel gioco a terra. Poco reattivi, poco sanguinanti, hanno avuto delle spiacevoli sorprese con palloncini strappati che hanno impedito loro di progredire completamente in questa parte. Anche in questo caso dovremo dimostrare qualcos’altro contro avversari più esperti.

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