Andrée-Marie Dussault
Locarno
Pubblicato il 1 luglio 2024 alle 21:54 / Modificato il 1 luglio 2024 alle 21:58
Arrivando a Cevio, la visione del ponte Visletto crollato – tagliando in due la Valle Maggia – è angosciante. Una dissonanza in un magnifico paesaggio svizzero. Dopo gli spietati temporali verificatisi nella notte tra sabato e domenica nell’alta Vallemaggia, il fiume omonimo si è un po’ calmato, ma continua a infuriare. Lo attraversiamo utilizzando il piccolo ponte attrezzato per pedoni e biciclette. Dall’altro lato, uomini e donne con pettorine gialle e arancioni fluo vanno e vengono sotto il sole cocente.
Spedizioni di centinaia di bottiglie di acqua potabile vengono trasportate alla Coop di Cevio, dove lunedì mattina tutte le riserve erano già esaurite. Di tanto in tanto un elicottero vola sopra di noi. “In Val Bavona la situazione è inimmaginabile; parte del territorio è stato completamente spazzato via”, esclama Fiorenzo Dado, presidente del Centro Ticino, presente a Cevio, e che ha una proprietà a Roseto, paese della Val Bavona.
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