Nanterre: un anno dopo, una marcia in omaggio a Nahel, ucciso da un agente di polizia

Nanterre: un anno dopo, una marcia in omaggio a Nahel, ucciso da un agente di polizia
Nanterre: un anno dopo, una marcia in omaggio a Nahel, ucciso da un agente di polizia
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La marcia partirà alle 14 dalla spianata Charles de Gaulle, a poche centinaia di metri dal quartiere Pablo Picasso, dove viveva l’adolescente. Il corteo percorrerà poi Viale Pesaro prima di raggiungere piazza Nelson Mandela, dove morì Nahel.

“Sarà una marcia silenziosa, durante la quale farò un breve discorso”, ha dichiarato giovedì a RTL Mounia Merzouk, la madre di Nahel. Parlerà di suo figlio, “com’era” e come vive “una madre in lutto”.

Secondo una fonte della polizia sono attese tra le 500 e le 800 persone, senza rischi di particolari disordini. Questa manifestazione è stata oggetto di una dichiarazione alla prefettura, secondo la prefettura di Hauts-de-Seine.

Secondo elementi delle indagini, a seguito di un inseguimento, il veicolo guidato da Nahel sarebbe stato fermato dal traffico. Una prima versione della polizia, secondo la quale il giovane si era lanciato verso il motociclista, è stata subito smentita da un video della scena postato sui social network.

Vediamo i due agenti di polizia sul lato del veicolo, che puntano le pistole contro l’autista. Uno di loro gli spara mentre il veicolo riparte. L’auto si è poi schiantata contro un blocco di cemento, poche decine di metri più in là.

La polizia ha sostenuto che erano in pericolo di morte perché erano rimasti intrappolati tra l’auto e un muro.

Florian M., un motociclista della polizia che all’epoca dei fatti aveva 38 anni e accusato di omicidio, è stato messo in custodia cautelare per cinque mesi. È stato rilasciato e posto sotto controllo giudiziario a novembre, dopo numerose richieste da parte del suo avvocato.

Una ricostruzione dei fatti è avvenuta il 5 maggio: alla presenza dei loro avvocati, l’agente di polizia responsabile della sparatoria, il suo collega presente quel giorno e diversi testimoni hanno confrontato le loro dichiarazioni, in particolare per stabilire se Florian M. corresse pericolo di morto.

La morte di Nahel provocò rivolte di eccezionale portata in tutta la Francia.

Edifici pubblici attaccati, scuole e tribunali bruciati, negozi saccheggiati: un rapporto del Senato stima che i danni causati dalle rivolte, più brevi ma più intense di quelle del 2005, ammontino a un miliardo di euro.

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