l'essenziale
Vedere il frutto del proprio lavoro distrutto da cinghiali o cervi è insopportabile per gli agricoltori del dipartimento. La FDSEA chiede ora un impegno reale per regolamentare le popolazioni della selvaggina di grandi dimensioni.
Anche se la pressione venatoria è piuttosto buona nell'Aveyron, le zone sono ancora sotto tensione a causa dei danni provocati dalla selvaggina di grossa taglia, soprattutto cinghiali ma anche cervi, soprattutto nell'Aveyron settentrionale. Recentemente è stato organizzato un incontro a Espalion per affrontare adeguatamente l'argomento.
Nell'ambito degli incontri organizzati dalla FDSEA-JA dell'Aveyron in vista delle elezioni della Camera dell'Agricoltura, gli eletti dipartimentali hanno voluto affrontare questo delicato argomento durante un incontro pubblico presso il CDANA di Espalion.
Per moderare il dibattito, hanno invitato Cédric Tranquart, membro dell'ufficio della FNSEA e presidente della commissione Fauna selvatica e Predazione. Oltre a Marie-Amélie Viargues, presidente della FDSEA, abbiamo constatato la presenza di Léo Makich, presidente della JA de l'Aveyron, Jean-François Fabry e Nicolas Albouy co-presidenti della commissione sui danni da gioco e Laurent Saint-Affre, ex presidente della FDSEA e membro dell'ufficio nazionale.
All'invito hanno risposto una ventina di agricoltori. Prima osservazione, mentre i danni sono piuttosto in diminuzione a livello nazionale, a livello dipartimentale aumentano.
E tutti hanno convenuto di comprendere che la reale situazione sul campo era in parte mascherata da molte mancate dichiarazioni (non vogliamo arrabbiarci con il vicino cacciatore ma anche dall'ignoranza dell'approccio da seguire ora su Internet). Con i danni ai raccolti, sono aumentati i rischi per la salute in un dipartimento in gran parte dedicato all’allevamento del bestiame. Oltre ai problemi di lupi, avvoltoi e nutrie, si nota un aumento dei danni legati ai tassi, per i quali non vengono risarciti.
Gli strumenti esistono
Cédric Tranquard non ha mancato di sottolineare che esistono accordi tra la Federazione nazionale dei cacciatori, lo Stato e il mondo agricolo. Alla fine del 2023 è stato tradotto giuridicamente un accordo nazionale globale volto a rimuovere gli ostacoli relativi alla riduzione dei cinghiali, a regolamentare rigorosamente la cattura dei cinghiali e a facilitare l’accesso alla procedura di compensazione non contenziosa.
Nel Nord Aveyron, nonostante l'estensione del piano di caccia al cervo, gli allevatori presenti spiegano che gli animali sono ancora troppo numerosi. Per la prossima stagione verrà rinnovata la proroga del piano di caccia.
Molte altre misure possono essere messe in atto a livello dipartimentale con le FD della caccia e con lo Stato attraverso il DDT che hanno degli obblighi, ma la principale difficoltà incontrata deriva dal mancato riconoscimento delle zone interessate perché molti danni non vengono dichiarati. L'accordo nazionale presentato da Cédric Tranquard può permettere di attuare alcune misure innovative e quindi fornire una risposta a questi problemi. E quindi insistere affinché vengano fatte queste dichiarazioni di danno se vogliamo portare avanti la questione.