LILLE: Transizione ecologica, rilancio dell’economia locale nell’Hauts-de-France?

LILLE: Transizione ecologica, rilancio dell’economia locale nell’Hauts-de-France?
LILLE: Transizione ecologica, rilancio dell’economia locale nell’Hauts-de-France?
-

Uno studio per valutare i vantaggi economici locali della transizione ecologica: questo è ciò che ADEME Hauts-de-France e i suoi partner hanno proposto a tre territori che hanno avviato politiche ambiziose nella regione.

Allora, qual è il risultato?

Da questo studio emerge che investire un euro nella transizione ecologica significherà, entro il 2030, tra 0,7 e 2 euro di profitti per le imprese locali a seconda del settore. Rivela inoltre l’impatto sulla creazione di posti di lavoro, tra circa un centinaio all’anno per le energie rinnovabili e fino a 3.000 per la ristrutturazione abitativa, entro il 2030.

Uno studio, a cosa serve?

La sfida era calcolare i benefici economici locali della dinamica “terza rivoluzione industriale” nota come Rev3, nell’Hauts-de-France a favore di una regione ecologicamente ed economicamente sostenibile. Lanciato nel 2013 da Regione e Camera di Commercio e Industria, Rev3 mira a riunire imprese, enti locali e soggetti pubblici della formazione attorno a otto pilastri d’azione (che vanno dalle energie rinnovabili all’economia circolare, alla ricerca, ai cittadini e alle associazioni).

Tre territori hanno unito le forze con ADEME per realizzare questo studio:

La comunità dell’area metropolitana di Amiens per lo sviluppo delle energie rinnovabili;
Il Centro Metropolitano Artois per la riqualificazione energetica degli edifici;
Il Pays de Saint-Omer per l’economia circolare.
Lo studio aveva anche un altro obiettivo: aiutare i territori a comprendere meglio il loro tessuto economico dal punto di vista della transizione ecologica e della Rev3, grazie a un meticoloso lavoro sul campo che ha riunito attorno ad ADEME servizi comunitari ma anche imprese, rappresentanti locali delle camere di commercio, proprietari terrieri , eccetera.

Investire nella transizione ecologica avvantaggia le imprese locali e i loro posti di lavoro
Per l’area metropolitana di Amiens, che presenta solo una parte delle attività legate allo sviluppo delle energie rinnovabili (manutenzione, ricerca, ingegneria), lo sviluppo delle energie rinnovabili consentirebbe di mobilitare in media 160 posti di lavoro locali all’anno e di generare più di 20 milioni di euro di produzione locale per le sue aziende.

Per il Polo metropolitano di Artois, gli obiettivi di rinnovamento energetico si accompagnano alla volontà di mettere in funzione le imprese locali, mobilitando così più di 3.000 posti di lavoro locali all’anno e generando quasi 400 milioni di euro di produzione locale per le sue imprese.

Nel Pays de Saint-Omer, territorio storico per il settore della carta e del cartone, le nuove politiche incentrate su una migliore raccolta locale permetterebbero, sulla base di un centinaio di posti di lavoro all’anno, di generare 6,3 milioni di euro di produzione locale 2030.

Obiettivo: stretta cooperazione tra territori

Lo studio evidenzia l’interesse di investire nella transizione ecologica del proprio territorio ma anche di individuare una rilevante cooperazione tra territori nel quadro delle politiche di transizione.

Un esempio: per il settore delle energie rinnovabili, lo studio ha dimostrato che se la metropoli di Amiens può contare sul tessuto locale per le sue esigenze di manutenzione, per quanto riguarda l’ingegneria, dovrebbe cercare le competenze in un territorio vicino. Il settore verrebbe così distribuito al 100% nella stessa area geografica. Una strategia che sarebbe pienamente in linea con gli obiettivi del governo di reindustrializzazione dei territori senza emissioni di carbonio.

FONTE: INFORMAZIONI ADEME.

-

NEXT Concerto dell’Orchestra Nazionale dell’Ile-de-France