Diritti TV: Apple TV voleva tutta la Ligue 1!

Diritti TV: Apple TV voleva tutta la Ligue 1!
Diritti TV: Apple TV voleva tutta la Ligue 1!
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Vincent Labrune è comparso mercoledì davanti alla commissione del Senato che sta esaminando i finanziamenti al calcio. Il problema dei diritti televisivi è stato ovviamente studiato a lungo, ma il capo della LFP ha riconosciuto che la questione è molto complicata.

C’era gente a seguire la ritrasmissione del passaggio dell’ex presidente dell’OM, ​​oggi leader della Lega Calcio Professionistico, davanti agli eletti del Senato, al punto che il canale YouTube dell’istituzione si è schiantato come un volgare streaming. canale l’ultima sera. Per quasi tre ore, Vincent Labrune ha dovuto rispondere a una raffica di domande e, evidentemente, aveva preparato bene il suo argomento, dato che non abbiamo imparato molto, tranne la conferma del suo stipendio e dei suoi bonus. Ma riguardo alla futura emittente, l’unica cosa che la VL ha accettato di dire è che d’ora in poi la Ligue 1 verrà trasmessa su un’unica emittente, dato che la LFP non vuole più accumulare abbonamenti. E il presidente della Lega calcio professionistica ha riconosciuto che all’inizio del 2023 un grande operatore si era offerto di acquistare l’intera Ligue 1, cosa che non era stata possibile perché la legge prevedeva una gara d’appalto con più lotti.

Un operatore voleva tutta la Ligue 1, la legge non lo permetteva

Legato a un accordo di riservatezza, Vincent Labrune non ha voluto fare il nome della società tentata da questo grande slam sui diritti calcistici, ma sappiamo che Apple TV era molto tentata di offrirsi il campionato di Ligue 1 all’inizio del 2023. “ Il codice sportivo ormai non è più in linea con la realtà mediatica. Se avessimo avuto la possibilità di vendere i nostri diritti in Ligue 1 in un unico lotto, penso che li avremmo venduti all’inizio del 2023 a un giocatore internazionale che voleva tutto o niente e che, al contrario, non poteva correre il rischio di avere una parte. delle partite e perdere l’altra parte », ha risposto il presidente della Lega calcio professionistica al relatore della commissione del Senato, che voleva sapere se c’erano cose da cambiare nelle leggi per aiutare la competitività del calcio professionistico francese.

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