LR: Auteuil, Neuilly, Passy, ​​non è un gioco da ragazzi? – DECISORI DELLA RIVISTA

LR: Auteuil, Neuilly, Passy, ​​non è un gioco da ragazzi? – DECISORI DELLA RIVISTA
LR: Auteuil, Neuilly, Passy, ​​non è un gioco da ragazzi? – DECISORI DELLA RIVISTA
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Due ! Questo è il numero dei deputati LR rieletti nel 2022. I sopravvissuti sono Michel Herbillon, stabilito nella Val-de-Marne dal 1997, e Philippe Juvin nell’Hauts-de-Seine. Gli specialisti del “vecchio mondo” devono perdere il latino. Per anni, l’ovest dell’Ile-de-France, in particolare il 92 e il 78, sono stati pieni di collegi elettorali inespugnabili.

Cacciato dalle sue roccaforti

Ma la marea macronista è passata di lì. Una prima ondata ha travolto questa parte dell’Île-de-France nel 2017, una seconda nel 2022. La più temibile. Se il macronismo è diminuito nei collegi elettorali con la sociologia del “bobo”, quelli più borghesi abituati a votare a destra si sono schierati dietro il presidente. I deputati di Versailles, del XVI secolo o di Neuilly-sur-Seine appartengono oggi al campo presidenziale. Un numero aiuta a comprendere meglio l’emorragia. Nel 2012, nell’Hauts-de-Seine, 9 deputati su 12 erano di destra. Ora ne è rimasto solo uno. Degli attuali 15 seggi del dipartimento, 10 sono detenuti dalla maggioranza.

Nel 2012, nell’Hauts-de-Seine, 9 deputati su 12 erano di destra. Adesso sono 1 su 15

Europei, un leggero tremore

Forse le cose potrebbero cambiare un po’ durante le elezioni legislative. Nei “quartieri belli” la destra ha ripreso forza. Nel 16° arrondissement, François-Xavier Bellamy precede di poco Valérie Hayer (25,5% contro 24,5%), nella sua città natale, Versailles, “FXB” raccoglie il 23,5%, quasi 5 punti in più di Valérie Hayer, a Neuilly-sur-Seine LR punta al 28,3%, tre punti di vantaggio sul Macronista. Anche la destra ha concluso in pole position a Chesnay. Altrove, Renaissance è in cima al podio, ma LR lo segue da vicino.

La riconquista dell’ovest della regione dell’Ile-de-France

Certamente i risultati non sono più quelli dei grandi tempi, ma LR conserva qualche speranza di conquistare seggi. Nel sesto collegio elettorale (Neuilly-sur-Seine, Puteaux e parte di Courbevoie), il partito ha inviato Geoffroy Didier, figura nota del movimento, a battere la deputata uscente Constance Le Grip, eletta sotto la bandiera della LR nel 2017 ma diventata un macronista nel 2022… Il polemista Jean Messiha, rappresentante di Reconquête, intende fare il guastafeste e sottrarre voti.

Negli europei, LR arrivò primo a Neuilly-sur-Seine, Versailles, Chesnay o nel XVI secolo.

Nella terza circoscrizione elettorale di Yvelines, la uscente Béatrice Piron avrà difficoltà a confrontarsi con Othman Nasrou, giovane e ambizioso vicepresidente del consiglio regionale. Questo caro amico di Valérie Pécresse può nutrire speranze in vista dei buoni risultati della destra in diversi comuni della circoscrizione (Le Chesnay, Rocquencourt, Saint-Nom-la-Bretèche, ecc.). Nel 16° arrondissement, LR aveva buone possibilità di vincere sulla carta, ma due liste LR (una anti-Ciotti, l’altra LR-RN) offrono un’opportunità a Benjamin Haddad, figura uscente dell’ala macronista a destra della maggioranza in ordine di battaglia.

Il caso Boulbi

A Boulogne-Billancourt, invece, la maggioranza è più divisa e i litigi sulla picrocolina dividono la maggioranza. Non si candida il macronista uscente Emmanuel Pellerin, è un “fedele tra i fedeli” del presidente paracadutato: il ministro degli Esteri Stéphane Séjourné. Sul posto ha l’appoggio del sindaco di destra della città, Pierre-Christophe Baguet.

Ma per il paracadute l’atterraggio è più difficile del previsto. Prende il posto di Élisabeth de Maistre, eletta municipale, camminatrice fin dai primi giorni che sperava di vedere arrivare il suo turno. No, è solo una sostituta! Abbastanza per offendere molti camminatori storici che si sentono disprezzati. Soprattutto, il sindaco ha pensato di aver “sgombrato la zona di atterraggio” impedendo a un candidato LR di presentarsi. Scommessa fallita.

I repubblicani hanno presentato sul posto una candidata “anti-Séjourné”, sia in senso letterale che figurato: Virginie Mathot. Sostenuto da Valérie Pécresse e François-Xavier Bellamy, questo dirigente, per molti anni collaboratore parlamentare, vive in città da quasi vent’anni, vi ha cresciuto i suoi tre figli ed è impegnato in numerose associazioni. La sua linea? Evidenziare le proprie radici locali, sedurre gli elettori della destra liberale che si ritrovano nelle idee di Emmanuel Macron ma vivono molto male un lancio che può inasprirsi. Un indizio incoraggia la candidata a essere ottimista: gli ex marciatori la rimorchiano al suo fianco.

Lucas Jakubowicz

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