Quatennens attacca Ruffin per il quale Mélenchon rappresenta un “ostacolo” alla vittoria della sinistra

Quatennens attacca Ruffin per il quale Mélenchon rappresenta un “ostacolo” alla vittoria della sinistra
Quatennens attacca Ruffin per il quale Mélenchon rappresenta un “ostacolo” alla vittoria della sinistra
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François Ruffin, che cerca di farsi rieleggere alla Somme, ha stimato martedì che Jean-Luc Mélenchon “è piuttosto qualcosa che respinge gli elettori”. Una dichiarazione che ha scatenato le ire dell’ex deputato ribelle Adrien Quatennens.

Il deputato uscente François Ruffin, uno dei candidati alla carica di primo ministro in caso di vittoria della sinistra alle elezioni legislative, ha stimato martedì che il leader della France insoumise Jean-Luc Mélenchon era un “ostacolo alla vittoria del Fronte Popolare”. “Qui non si tratta di un sostegno per Jean-Luc Mélenchon, è piuttosto qualcosa che respinge gli elettori”, ha indicato François Ruffin su TF1 dal suo collegio elettorale, dove sta cercando di farsi rieleggere nonostante gli ottimi punteggi del Raggruppamento Nazionale alle ultime elezioni europee (40,43% contro solo 11,06% per LFI). Dichiarazioni che non hanno mancato di provocare la reazione di Adrien Quatennens, deputato uscente del Nord, costretto a non ricandidarsi a causa della sua condanna per violenza domestica.

“Unisciti direttamente alla RN!”

“Non è più un melone, è un’anguria! Attenzione: se si gonfia troppo esplode. Se Mélenchon e FI non avessero investito su di te, non esisteresti. Pochi minuti dopo la diffusione sui social delle dichiarazioni di François Ruffin, Adrien Quatennens ha lasciato esprimere la sua rabbia attaccando frontalmente il suo ex collega. “Per quanto bella sia, la Piccardia non è il paese. Unisciti direttamente alla RN! Risparmiamo tempo ed energie”, Ha aggiunto. Il confronto tra i due uomini illustra il divario che attraversa la galassia Insoumise, condiviso tra i pro e gli antis Mélenchon. Da diversi mesi ormai, il direttore dell’ Grazie capo! ha avuto cura di sottolineare le sue differenze con lo zoccolo duro di La France insoumise. Il deputato Picard ritiene che la strategia di “conflittualizzazione” messa in atto dai dirigenti del partito non potrà mai unire «50%+1» elettori.

Le elezioni legislative anticipate, tuttavia, hanno accelerato il processo di rottura. Dopo il mancato insediamento di diversi deputati uscenti, François Ruffin ha denunciato pubblicamente “settarismo” del movimento, stabilendo un collegamento tra questo “epurazione” e «l’impudenza» delle “ribelli” “avere un disaccordo con il grande capo”. In un’intervista con Figaro Jean-Luc Mélenchon ha risposto all’ex giornalista accusandolo di aver scelto “rottura” e castigante “la sua offensiva vendetta”. Questo martedì, davanti alla telecamera del TF1, François Ruffin ha scherzato anche sull’attività mediatica di Jean-Luc Mélenchon che “va in tv ogni due giorni per dirsi che si ritira”.

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