1991: nasce Orlyval, la navetta automatica per raggiungere Orly

1991: nasce Orlyval, la navetta automatica per raggiungere Orly
1991: nasce Orlyval, la navetta automatica per raggiungere Orly
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Tre anni dopo la prima zolla, il progetto Orlyval fu completato nella primavera del 1991. A maggio il collegamento era operativo e Matra effettuò i primi test di guida. L’archivio disponibile in cima all’articolo è un argomento trasmesso nel notiziario regionale dell’Île-de-France di FR3. La promessa era allettante, la navetta avrebbe dovuto collegare la capitale a Orly in 30 minuti, in totale autonomia, ad una velocità media di 70 km/h. In anteprima, i giornalisti di FR3 hanno approfittato dei test per infilarsi nelle navette dal design avveniristico. Il trenino autonomo circolava lungo le piste dell’aeroporto su una linea creata da zero.

Due operatori hanno seguito costantemente il movimento della navetta sugli schermi di controllo. È loro responsabilità garantire il corretto funzionamento del sistema di pilotaggio automatico e delle velocità massime, nonché la protezione anticollisione e quella dei passeggeri durante l’apertura e la chiusura delle porte.

La parola chiave era la sicurezza del sistema e dei passeggeri. Interrogato, André Cohen, direttore del progetto di trasporto Orlyval Matra, ha rassicurato sulla perfetta affidabilità del sistema che non aveva subito alcun incidente dalla creazione della Lille VAL nel 1983, ” abbiamo trasportato più di 200 milioni di passeggeri (…) abbiamo tassi di sicurezza molto, molto buoni ».

La linea doveva funzionare 7 giorni su 7, dalle 6 del mattino a mezzanotte, con una frequenza di un treno ogni 4-7 minuti. Allora cominciammo a sognare di allargare la linea che avrebbe permesso di raggiungere La Défense in 40 minuti e Roissy in meno di un’ora.

Veloce e comodo

Il 2 ottobre 1991 la linea fu inaugurata, Orlyval mantenne le sue promesse. Due giornalisti hanno fatto il viaggio Parigi-Orly con i passeggeri, dicendo ironicamente che era un viaggio degno di un TGV. In effetti, la buona notizia di questo lancio è che il viaggio è durato solo 20 minuti, un risparmio di tempo rispetto ai 30 minuti annunciati da Matra. Abbastanza per soddisfare i viaggiatori, come quello che si era sentito “ una bella impressione di velocità – un po’ troppo forse – perché, aggiunse, l’inizio un po’ brusco mi ha fatto praticamente cadere a terra ».

L’unica ” ciarlatano » precisa il commento, si trattava del prezzo del biglietto di 55 franchi (circa 7 euro). Una somma per i viaggiatori interrogati in partenza.

Il VAL ha dovuto fare concorrenza ai taxi e agli autobus, ma alcuni utenti, nonostante il rischio di ritardi, hanno comunque preferito utilizzarli, come Antoine Waechter, deputato dei Verdi, che ha ammesso di voler rimanere fedele al buon vecchio autobus della RATP. Ma è stata una scelta molto ecologica?

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