SENEGAL-MEDIAS-REGULATION / Un nuovo organismo di regolamentazione dei media pubblici in divenire – Agenzia di stampa senegalese

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Dakar, 25 giu. (APS) – Il ministro delle Comunicazioni, delle Telecomunicazioni e degli Affari Digitali, Alioune Sall, ha annunciato martedì che il governo del Senegal sta lavorando ad un nuovo organismo di regolamentazione dei media, che sarà in grado di tenere conto della sviluppi e le diverse specificità che si verificano nel settore della stampa.

“Oggi, a 18 anni dall’avvento del CNRA (Consiglio nazionale di regolamentazione dell’audiovisivo) e in un contesto in cui si impongono sempre di più standard internazionali, volti alla depenalizzazione dei reati di stampa e ai quali il Senegal si è sempre conformato. È quindi fondamentale disporre di un nuovo organismo di regolamentazione che tenga conto delle diverse specificità del mondo dei media e delle reti sociali”, ha dichiarato Alioune Sall.

Intervenendo martedì, in occasione della Giornata di riflessione sull’integrità dell’informazione di fronte alla disinformazione e all’incitamento all’odio, ha ribadito l’impegno delle nuove autorità a lavorare per una maggiore “trasparenza nella governance del settore dei media”.

Di fronte ai rappresentanti del Centro informazioni delle Nazioni Unite con sede a Dakar e ad organizzazioni e associazioni di giornalisti, il ministro delle Comunicazioni ha indicato che le riforme previste comporteranno anche “una revisione di alcune disposizioni del Codice della stampa divenute obsolete”.

“Vorrei ricordare ai media partner, in particolare alle associazioni qui presenti così come ai nostri partner tecnici delle Nazioni Unite e della società civile, che il nuovo governo farà tutto il possibile per garantire una maggiore trasparenza nella governance del settore dei media, ha insistito .

Alioune Sall, ad esempio, ha suggerito che la depenalizzazione dei reati di stampa non significherebbe “assenza di sanzioni in caso di cattiva condotta” né suggerirebbe che i professionisti dei media non dovrebbero più rispondere delle loro azioni davanti ai tribunali.

Spetterà, a suo avviso, “agli attori coinvolti nel processo di riforma definire con le autorità pubbliche e con il CORED (Consiglio per il rispetto dell’etica e della deontologia) attraverso il suo Tribunale dei pari la natura delle sanzioni da mettere in vigore che potranno essere pecuniario, amministrativo o giudiziario”.

Il ministro delle Comunicazioni, delle Telecomunicazioni e del Digitale allo stesso tempo ha annunciato la prossima pubblicazione dell’elenco dei media “ufficialmente riconosciuti dai suoi servizi”.

Questo lavoro permetterà di conoscere i veri proprietari e di garantire che i media non siano più considerati semplici strumenti di influenza o di lobbying, ha suggerito il Sig. Sall.

Ha ricordato che “il Senegal resta attaccato alla sua tradizione di rispetto della libertà di espressione e di dibattito contraddittorio pur rispettando le norme in vigore”.

L’autorità ha inoltre invitato le società di stampa a “adempiere ai propri obblighi fiscali”, promettendo al contempo “un considerevole sostegno finanziario” per rilanciare la crescita economica del settore della stampa in Senegal.

KM/SMD/AKS

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