Per sfuggire ai suoi obblighi fiscali, una società di sicurezza privata, che dichiarava quattro dipendenti ma impiegava ufficiosamente “un centinaio” di lavoratori illegali per ottenere contratti, è stata smantellata dalla gendarmeria, ha annunciato martedì la procura di Limoges.
Le indagini della sezione ricerche sono iniziate quando è emerso che tale struttura svolgeva la propria attività senza l’autorizzazione ufficiale. Dalle indagini è poi emerso che l’identità degli agenti dichiarati è stata usurpata per sfuggire ai controlli, secondo una fonte vicina al caso.
Danno da 315mila euro per l’Urssaf
Questo ricorso al lavoro clandestino, che ne riduce i costi, permette all’azienda di offrire prezzi inferiori alla concorrenza e di aggiudicarsi importanti appalti nel Limosino e in Bretagna. Il danno ammonta a 550.000 euro di cui 315.000 euro per Urssaf, secondo un comunicato stampa della procura.
Le perquisizioni effettuate a Limoges, dove si trovava la struttura, e a Pontivy (Morbihan) presso un subappaltatore, hanno portato al sequestro di quasi 100.000 euro su conti bancari, oltre a diverse proprietà immobiliari tra cui una discoteca sita a Limoges. Secondo l’accusa questi beni sarebbero stati acquisiti tramite prestanome con il denaro sottratto attraverso circuiti segreti all’estero.
Gli imputati, già noti per fatti simili, compariranno presto davanti al giudice penale.