Le acque artiche saranno presto più pulite grazie al divieto di questo carburante

Le acque artiche saranno presto più pulite grazie al divieto di questo carburante
Le acque artiche saranno presto più pulite grazie al divieto di questo carburante
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L’uso del petrolio in Antartide è stato vietato nel 2011, ma da allora le organizzazioni ambientaliste si battono per estendere questo divieto ad altri territori.

L’urgenza di agire

Qualche mese fa gli scienziati hanno rivelato un dato preoccupante: l’Artico potrebbe essere libero dai ghiacci entro l’estate del 2030. L’Organizzazione marittima internazionale (IMO) ha quindi promulgato un secondo divieto sul petrolio nel 2021, dieci anni dopo il precedente. Il divieto di utilizzo di olio combustibile pesante entrerà in vigore dal 1° luglio 2024.

Dovresti sapere che è impossibile pulire questa sostanza dalla raffinazione del petrolio se viene versata. È quindi importante considerare l’uso di combustibili alternativi per il futuro.

Un effetto particolarmente dannoso nell’Artico

Se l’Artico è particolarmente colpito dall’HFO, questo combustibile a basso costo e ad alto contenuto di zolfo, è a causa del nero carbonio che emette. Infatti accelera notevolmente lo scioglimento del ghiaccio e della neve in questo ambiente. Molti esperti affermano che il carburante non si decompone in acque fredde come fanno le acque con temperature più calde. Al contrario, si ingloba nei sedimenti.

Il nerofumo ha quindi un doppio effetto: attira il calore quando è presente nell’atomosfera e accelera lo scioglimento del ghiaccio e della neve quando si deposita su di essa.

Quando bruciato, l’HFO produce grandi quantità di gas che contribuiscono al riscaldamento globale, che è ancora più pericoloso in luoghi che svolgono un ruolo importante nel cambiamento climatico come l’Artico.

Progresso poco convinto

Le organizzazioni ambientaliste e i loro sostenitori non ritengono che questa iniziativa sia rilevante per l’impatto dell’HFO sull’Artico e persino sugli oceani in generale. Secondo loro, infatti, troppe clausole potrebbero consentire a più della metà delle compagnie marittime di continuare ad utilizzarlo. Il Consiglio internazionale sui trasporti puliti afferma che circa il 74% delle navi che utilizzano HFO potranno continuare a farlo.

Le navi dotate di “serbatoi di carburante protetti”, ad esempio, saranno esentate dal divieto, così come i paesi che si affacciano sull’Artico secondo i loro desideri. Una clausola in vigore fino al 2029, anno durante il quale finiranno tutte le esenzioni.

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