I portasapone vanno in scena a Villeneuve-lez-Avignon

I portasapone vanno in scena a Villeneuve-lez-Avignon
I portasapone vanno in scena a Villeneuve-lez-Avignon
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Fin dal primo mattino, tra le verifiche tecniche dei carri, la distribuzione dei pettorali, il ristoro, la distribuzione dei commissari di gara e altre missioni, dirigenti e volontari sono stati al forno e al mulino mentre i concorrenti erano impegnati con entusiasmo a gli ultimi preparativi. Tra gli equipaggi, piloti esperti, principianti, giovani e meno giovani, il clown Pipo il cui costume colorato si abbinava alla sua macchina, i soci del club – menzione speciale al Glanum de Saint-Rémy, l’unico club regionale – ma anche le famiglie. Nel gioco delle Sette Famiglie, c’era quella di Bollène composta da Stéphanie e Michaël e accompagnate dalle loro due figlie Elona e Cassi o quella di Velleron che abbraccia tre generazioni, dalla nonna Brigitte al figlio Nicolas e ai suoi piccoli – figli Alicia e Julien , venuti con i loro vicini, tutti appassionati.

Una cinquantina di vetture su un percorso lungo 800 metri

Per quanto riguarda le scatole di sapone, mentre quelle ufficiali gareggiavano in eleganza e classe, le altre, armeggiate con amore, pazienza e tanta fantasia, mostravano la loro straordinaria personalità e perfino il loro carattere demenziale. Se fossero tutti dotati di ruote, volante e sistema frenante, il telaio potrebbe essere quello di un go-kart, di un autoscontro, di un passeggino o addirittura di una carriola, con vasche da bagno e altri recinti di sabbia che si trasformano in carrozzerie. Attrezzature rudimentali, materiali recuperati e riciclati per macchine pazzesche che più o meno reggono, il dislivello come unico motore trainante, questa corsa insolita merita sicuramente un posto d’onore negli eventi ecologici. Dopo un giro di riscaldamento, giusto per riconoscere il percorso lungo 800 metri, è stata data la partenza. Davanti ad un folto pubblico, le vivaci troupe composte da una cinquantina di soap box si sono divertite nelle strette e tortuose stradine adornate di bandiere, transenne e balle di paglia prima di gettarsi a capofitto nell’atmosfera infernale del Vecchio Lavatoio. Tra sbandate più o meno controllate, testacoda imprevedibili, frenate tardive, uscite di strada e altri danni, lo spettacolo era assicurato. Una giornata organizzata magistralmente dalla squadra dell’Ufficio Sportivo Comunale. Nemmeno le raffiche di maestrale sono riuscite a rovinare la festa.

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