Il Giura ribelle non esiste più

Il Giura ribelle non esiste più
Il Giura ribelle non esiste più
-

Sarebbe sbagliato, però, guardare solo nello specchietto retrovisore di una lotta che a volte viene mitizzata un po’ frettolosamente. E poiché gli anniversari servono anche a questo, proviamo a fare il punto su un’esperienza unica nella Confederazione, quella di una comunità che si è autodefinita con un voto popolare a formare un Cantone. Nella colonna “più”, l’affermazione di un’identità aperta – dopo i primi anni di lotta patriottica dai toni talvolta reazionari – e generosa nell’accesso al diritto di voto. Il Giura si è dimostrato pioniere con una Costituzione che ispirerà altri cantoni, a cominciare dalla vicina Berna. Un altro successo è quello della sostenibilità economica. Delémont ha più postazioni di lavoro che abitanti. La fiorente industria attira quasi 10.000 lavoratori transfrontalieri, un terzo dei posti di lavoro. Un successo che in parte si spiega con la Transjurane, ottenuta con duro lavoro. Con un teatro sempre pieno, la vita culturale è altrettanto ricca. Senza dimenticare la qualità della vita nella regione più verde del Paese.

Nella colonna “meno”, preoccupa la mancanza di diversificazione del tessuto industriale composto in gran parte da terzisti. A differenza della vicina Neuchâtel, il cantone non attira grandi gruppi. L’ambizione di una cooperazione transfrontaliera è caduta troppo presto in disuso. Quanto alle relazioni intergiuraniche, che si sono calmate dopo il voto di Moutier, non sono caratterizzate da una buona intelligenza. Infine, c’è la questione di uno Stato i cui numeri sono aumentati, facendolo precipitare nelle cifre rosse. La capacità di riforma, come i nuovi progetti, si è dissipata.

Negli ultimi cinquant’anni abbiamo assistito ad una lenta “svizzerizzazione” dell’ultimo pezzo della Confederazione. Se il Giura si distingue per i suoi voti progressisti alle elezioni federali, il suo tessuto politico assomiglia sempre più a quello dei suoi vicini. La tappa finale di questa normalizzazione è stata l’elezione di Elisabeth Baume-Schneider al Consiglio federale. La difesa delle minoranze non è forse l’ultimo contributo di questo giovane cantone alla politica svizzera? Questo potrebbe anche essere l’augurio da formulare per i prossimi cinquant’anni: quello di un Giura che non perda del tutto quel briciolo di follia di cui a volte la Svizzera ha tanto bisogno.

Leggi anche: Il Giura, l’eccezione alla “Sonderfall” svizzera
Infine leggi: Rapina giurassiana: come l’outsider Elisabeth Baume-Schneider è diventata consigliera federale

#Swiss

-

PREV autostrada e accesso alle spiagge bloccate dai viaggiatori
NEXT Edmonton ospiterà il più grande fan party di Taylor Swift nel Canada occidentale