Jordan Bardella promette di essere il primo ministro “di tutti i francesi”

Jordan Bardella promette di essere il primo ministro “di tutti i francesi”
Jordan Bardella promette di essere il primo ministro “di tutti i francesi”
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In un’intervista rilasciata al Journal du Dimanche, venerdì 21 giugno, Jordan Bardella ha promesso di diventare Primo Ministro “di tutti i francesi, senza alcuna distinzione”, se il Raggruppamento Nazionale otterrà la maggioranza assoluta.

La campagna per le elezioni legislative continua. Interrogato nel corso di un’intervista rilasciata al Journal du Dimanche venerdì 21 giugno, il presidente del Raggruppamento Nazionale ha parlato della sua possibilità di diventare Primo Ministro se il suo partito otterrà la maggioranza assoluta alle elezioni legislative.

“Voglio riconciliare i francesi ed essere il primo ministro di tutti i francesi, senza alcuna distinzione”, spiega, prima di aggiungere, “una volta diventato leader della maggioranza, sarò il primo ministro di tutti, compresi quelli che lo hanno fatto”. non votare per me.

“Rispetta tutti i francesi, chiunque essi siano”

In questa intervista, Jordan Bardella ha affermato che accetterà Matignon solo se il suo partito otterrà la maggioranza assoluta e che si impegna a “rispettare tutti i francesi, chiunque siano e da qualunque parte vengano”.

Per quanto riguarda il governo che spera di formare, Jordan Bardella precisa che sarà composto da “persone del Raggruppamento Nazionale e di altri movimenti politici”, precisando, tra l’altro, che Éric Ciotti vi avrà “il suo posto”.

“ridurre lo stile di vita dello Stato”

Quanto alle varie misure al vaglio, Giordano Bardella intende “mettere in ordine i conti pubblici” ma anche “ridurre lo stile di vita” dello Stato, in particolare “degli enti statali e degli enti pubblici che rappresentano un costo impressionante.

In tema di immigrazione, il presidente del Raggruppamento nazionale vuole dare priorità “alla fine del diritto fondiario, alla riduzione drastica dei flussi migratori, al rafforzamento delle condizioni di assistenza sociale versata agli stranieri e all’allontanamento degli stranieri in situazione irregolare , criminali delinquenti e islamisti stranieri”.

Del resto, ciò avverrà nel 2027, data delle elezioni presidenziali, dove il Raggruppamento Nazionale prevede di innescare “un referendum per ratificare la riduzione dei flussi migratori” attraverso la costituzionalizzazione di uno scudo giuridico.

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