venerdì si svolgerà il processo contro un manifestante

venerdì si svolgerà il processo contro un manifestante
venerdì si svolgerà il processo contro un manifestante
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Arrestato durante una manifestazione filo-palestinese alla Sorbona martedì 7 maggio, uno studente di 24 anni sarà processato questo venerdì 14 giugno, alle 13:30, davanti al tribunale penale di Parigi.

Sospettato di violenza durante la veglia avvenuta durante una manifestazione filo-palestinese alla Sorbona martedì 7 maggio, uno studente di 24 anni dovrà comparire venerdì 14 giugno davanti al tribunale penale di Parigi nell’ambito del suo processo.

Ex volontario di un’associazione di assistenza ai lavoratori precari e studente di giurisprudenza presso l’Università di Nanterre (Hauts-de-Seine), questo manifestante sarà giudicato per “violenza contro persona che esercita un’attività di sicurezza privata, con ITT (incapacità totale di lavoro) meno di otto giorni e il rifiuto di fornire il codice di sblocco del suo telefono.

Contattata da noi, la procura di Parigi ha affermato che “la vittima ha indicato che il sospettato l’aveva spinta e strangolata”.

Lo studente posto sotto controllo giudiziario

Inizialmente era previsto che il manifestante venisse processato venerdì 10 maggio in comparizione immediata, ma alla fine l’imputato ha chiesto un ritardo nel giudizio. Il processo è stato quindi rinviato al 14 giugno.

Nel frattempo il manifestante è stato posto sotto controllo giudiziario. Una decisione contraria alle richieste della pubblica accusa che aveva chiesto il rinvio a giudizio dell’imputato evidenziando la menzione di una condanna nel suo casellario giudiziario e il rischio che lo rifasse o che non si presentasse al suo giudizio. prova.

All’epoca dei fatti, 86 persone, compresi gli imputati, erano state poste in custodia di polizia in seguito all’evacuazione dell’Università della Sorbona.

Il pubblico ministero ha precisato alla CNEWS che “degli 86 detenuti di polizia presi in custodia durante le manifestazioni alla Sorbona, 34 sono stati revocati e classificati come 21 (ciò significa che il pubblico ministero ritiene che il reato non sia sufficientemente qualificato: ndr) perché prelevati per il solo motivo di intrusione in un istituto scolastico nel corso di una riunione”.

Altri tre fermati di polizia sono stati revocati e le persone sono state convocate per un’udienza prenotata per il reato di partecipazione a una manifestazione vietata.

La procura di Parigi precisa inoltre che una persona detenuta “è oggetto di un mandato di comparizione davanti al delegato della procura per atti di detenzione di ordigni incendiari”, ossia la detenzione di 5 fumogeni. Le richieste mirano al pagamento di un contributo cittadino.

Infine, gli ultimi 47 arresti di polizia “sono stati revocati per proseguire le indagini preliminari in attesa delle denunce delle guardie di sicurezza e della Sorbona, dell’utilizzo di immagini di videosorveglianza e, se necessario, delle interviste ai testimoni”, ha concluso il pubblico ministero.

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