Un tram in Quebec, sollievo per Alstom

Un tram in Quebec, sollievo per Alstom
Un tram in Quebec, sollievo per Alstom
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“Alstom è lieta che il tram sembri essere considerato dal rapporto CDPQ Infra come la modalità di trasporto preferita per la città del Quebec”, ha reagito martedì, in una dichiarazione scritta a Soleil portavoce della sezione Americhe di Alstom, Adrien Vernhes.

Poco più di un anno fa, nell’aprile del 2023, il colosso dei trasporti ha raggiunto un accordo con il Quebec per la costruzione e la manutenzione dei treni della futura tramvia sostenuta dall’amministrazione Marchand. La multinazionale francese, unica offerente, si è aggiudicata l’appalto del materiale rotabile per una somma di 1,3 miliardi.

L’accordo prevedeva la progettazione e la fornitura di 34 treni tram Citadis Spirit, con la possibilità di acquistarne fino a cinque ulteriori se necessario. Il via libera all’avvio della produzione doveva essere concesso lo scorso novembre, affinché l’assemblaggio dei treni potesse iniziare nel 2025 da parte degli operai della fabbrica di La Pocatière.

Ma dopo aver firmato il contratto, Alstom e il Comune hanno avuto appena il tempo di presentare i visual progettati per la futura tramvia, prima che le cose andassero storte.

Dall’autunno Alstom nuota nell’“incertezza”, dopo aver assistito in rapida successione a significative inversioni di rotta nel megaprogetto.

Il sindaco del Quebec ha prima interrotto frettolosamente la gara d’appalto per l’altro grande contratto tranviario (componente infrastrutturale), in assenza di un offerente, poi il governo Legault ha deciso di sospenderla, mentre era completata a sei mesi analisi della Caisse de dépôt et placement du Québec.

Atteso fermamente

Ora che CDPQ Infra ha concluso che una tramvia è il modo migliore per migliorare gli spostamenti nella capitale, Alstom attende il passo successivo.

“I team Alstom a Saint-Bruno e La Pocatière sono pronti per i prossimi passi”, afferma il portavoce Adrien Vernhes.

Ma la società sta ancora aspettando di vedere il rapporto completo, che sarà presentato mercoledì, prima di commentare più in dettaglio le prossime fasi del processo.

Nel frattempo, restano senza risposta diverse domande sul futuro dell’attuale contratto con la Città del Quebec e sulle potenziali sanzioni imposte a causa degli ulteriori ritardi.

CDPQ Infra raccomanda inoltre di far atterrare vagoni più piccoli sulle strade del Quebec, in modo da ottenere un certo risparmio, tagliare meno alberi ed essere inseriti su una piattaforma più bassa di quella attualmente prevista nei piani iniziali.

È impossibile, in questa fase, sapere se Alstom sarebbe in grado di fornire un altro tipo di veicolo, a quali condizioni ed entro quale termine.

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