alla Mutualité, i macronisti tra negazione e stupore per lo scioglimento dell’Assemblea

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La capolista della lista “Bisogno d’Europa”, Valérie Hayer, alla serata elettorale della maggioranza presidenziale per le elezioni europee, alla Maison de la Mutualité, a Parigi, il 9 giugno 2024. JULIEN MUGUET PER “IL MONDO”

Prima qualche pianto deluso. E subito un applauso. Sono le 21 passate di domenica 9 giugno e 300 sostenitori del Rinascimento riuniti alla Maison de Mutualité di Parigi hanno appena sentito Emmanuel Macron annunciare lo scioglimento dell’Assemblea nazionale. In fondo alla sala un deputato scompare subito correndo verso l’uscita. Pochi minuti prima, aveva espresso la sua paura di questo scenario, vedendolo “una vittoria” per il Raduno Nazionale: “E poi, se arriviamo allo stesso risultato, cosa facciamo? »

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Sbalordito, un parlamentare si aggira tra gli attivisti poi lo proclama “Il macronismo è finito stasera”. Poi perde la pazienza contro il capo dello Stato – “un pazzo! » –, temendo una sua manovra per collocare Jordan Bardella a Matignon… per prepararsi meglio alle elezioni presidenziali del 2027. Un altro ironizza parlando del suo mandato al passato prima di prendere una decisione: “Ora è fatto. » Il primo di loro, il presidente del gruppo Rinascimento all’Assemblea nazionale, Sylvain Maillard, presente all’inizio della serata, è già scomparso da tempo per rimotivare le truppe.

Poco prima delle 20, il gruppo elettorale guidato da Valérie Hayer, capolista, si è riunito in una stanza attigua a quella dove si è svolta la serata attivista. L’opportunità di un comitato direttivo finale per esaminare i risultati regione per regione, con una decina di ministri di secondo grado: Amélie Oudéa-Castera (sport), Nicole Belloubet (istruzione nazionale), Stanislas Guerini (funzione civile) o anche Sabrina Agresti- Roubache (città e cittadinanza). E poi, uno di loro interrompe la tavola rotonda: “Parlerà” annuncia. L’assemblea ministeriale sale al piano superiore per ascoltare il discorso del capo dello Stato. Tutti capiscono ma nessuno vuole crederci. “C’è stato stupore quando queste parole sono uscite dalla bocca del presidente”dice un testimone della scena.

“Logica democratica molto sana”

Nella sala dei ricevimenti finalmente si presenta un manipolo di deputati della maggioranza. Questa volta si tratta di fare bella figura, la sorprendente sorpresa ormai digerita. “Nessuno può temere di confrontarsi con gli elettori”ingessa Antoine Armand, tesoriere della campagna e deputato dell’Alta Savoia, prima di festeggiare “una decisione rispettosa della democrazia francese”. A pochi metri di distanza, il deputato dell’Essonne Paul Midy accoglie a “logica democratica molto sana” e di “trovare il presidente del 2017”. “E poi, è sempre una bella notizia quando i francesi possono votare! » si entusiasma.

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