Presente in Normandia nell’ambito delle commemorazioni dell’80° anniversario dello sbarco in Normandia a Colleville-sur-Mer, non è stato per il suo discorso che Joe Biden si è distinto, ma per una nuova gaffe che sta già inondando i social network.
Foto del giorno. Presentato questo giovedì durante la cerimonia franco-americana commemorativa dell’80° anniversario dello Sbarco a Colleville-sur-Mer, un video di Joe Biden sta facendo il giro delle reti sociali, suscitando un misto di risate e imbarazzo.
All’inizio del saluto, il capo di Stato americano ha salutato il suo omologo francese Emmanuel Macron. Pochi secondi dopo, quest’ultimo ha provato a sedersi su una sedia inesistente. Una breve sequenza che ha già fatto il giro del web in tutto il mondo.
“Imbarazzante”, “cosa ci fa qui?”, “è una vergogna per il nostro Paese”. Da diverse ore gli utenti di Internet – soprattutto americani – deplorano e si fanno beffe della gaffe commessa da Joe Biden. “Jill Biden (presente anche lei all’evento, in piedi alla sinistra del marito al momento della confusione, ndr) dovrebbe vergognarsi di lasciare che Joe Biden, ovviamente demente, si renda ridicolo sulla scena pubblica”, ha detto offeso un utente di Internet.
Sono stati invitati circa 200 veterani
Mentre 25 capi di stato visitavano la Normandia, Joe Biden ha avuto l’opportunità di tenere un discorso in cui ha sostenuto l’Ucraina. “Non possiamo arrenderci davanti ai dittatori, è inimmaginabile. Se lo avessimo fatto, avremmo dimenticato cosa è successo su questa spiaggia”, ha detto.
Per questo 80° anniversario sono stati invitati circa 200 veterani provenienti da Stati Uniti, Regno Unito e Canada. In Francia, l’ultimo di loro, Léon Gautier, morì il 3 luglio 2023 all’età di 100 anni. Aveva partecipato al commando Kieffer con altri 176 soldati francesi.
Più di 155.000 soldati sbarcarono su cinque spiagge della Normandia il 6 giugno 1944 per liberare la Francia e l’Europa dagli occupanti nazisti. Al termine degli scontri morirono quasi 80.000 alleati e soldati tedeschi; tra le vittime vi furono anche 35.000 civili.
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