Bart De Wever il “nerd” e una guerra centrale tra Défi e gli Engagés: ecco il nostro diario elettorale n°43

Bart De Wever il “nerd” e una guerra centrale tra Défi e gli Engagés: ecco il nostro diario elettorale n°43
Bart De Wever il “nerd” e una guerra centrale tra Défi e gli Engagés: ecco il nostro diario elettorale n°43
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Il giorno delle elezioni si avvicina e i politici lanciano le loro ultime forze in battaglia: ecco il nostro 43esimo diario elettorale.

Iniziamo questo diario di campagna con la partita del giorno: Sfida contro gli Engagés. “Siamo l’unico gruppo politico che rimane al centro“, osserva Maxime Prévot, presidente di Les Engagés. “Tenuto conto dei suoi impegni, soprattutto economici, Défi è ormai un partito di sinistra“, analizza.

Ed è vero che questi due, gli Engagés e Défi, cacciano un po’ sugli stessi terreni: centrosinistra e centrodestra. Quindi, a 4 giorni dalle elezioni, niente più quarti, soprattutto sulla questione dei simboli religiosi. “Ciò che ci distingue sono i valori. Noi siamo molto più chiari di loro riguardo ai segnali di neutralità e laicità“, spiega il presidente della Défi, François De Smet.

Ma rimaniamo un attimo su Défi e il suo presidente… tuttoterreno. Dopo François De Smet in pigiama in “Pyjama Party”, François che fa la spesa e sempre le stesse espressioni: “Riforma fiscale”, “Campioni mondiali della tassazione” sono termini che vengono spesso in bocca al presidente della Défi.

In MR ci addentriamo anche nelle piccole frasi

Essendo coerente e soprattutto non privandosi di ciò che chiamiamo una bella storia, o un elemento di linguaggio, anche il MR si esercita, soprattutto dopo le accuse di razzismo contro Pierre-Yves Jeholet. Georges-Louis Bouchez si lancia poi in paragoni tra “vittime” della società “Neri, arabi, tutti sono vittime?“Osa anche prendere l’esempio di “Kevin”.Anche un Kévin che vive a Colfontaine, una delle città più povere del paese, è una vittima?“, lui dice.

Da Wever, scadente?

In quest’ultima settimana, questi sono anche gli ultimi dibattiti, come quello organizzato ieri sera su VTM. Pensavamo quasi di essere in un gioco per vincere milioni. Nel complesso, ricorderemo che era un po’ “tutti contro l’estrema destra”, ma anche le parole del nostro collega di Laatste Nieuws che non esita, in un dibattito sul genere, a definire Bart de Wever come antiquato.

Dice: “Come dovresti annunciare che ci sono 65 generi diversi?” e allo stesso tempo rende chiaro che ognuno ha il diritto di essere come è. Quindi l’ho trovato forse un po’ scadente.“, spiega.

Non dimenticare, voteremo tra quattro giorni.

Diario della campagna elettorale per le elezioni 2024

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