Par
Tommaso Adamo
pubblicato su
28 giugno 2024 alle 15:04
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Jeudi 27 juin, 17 h 30. Le soleil brille au-dessus de L’Aigle (Orne), là où, sur la Place de l’Europe, les visages d’un peu plus de cent personnes réunies ne s’illuminent que bien poco.
Per l’intersindacato e più in particolare la CGT, che ha lanciato l’appello per una manifestazionela situazione è grave.
“Un disastro per tutti”
“La Francia è il Paese in cui l’estrema destra ha registrato il punteggio più alto alle ultime elezioni europee. Organizzando le elezioni legislative tra tre settimane, in occasione delle partenze per le vacanze e alla vigilia dei Giochi Olimpici, il Presidente della Repubblica si assume una pesante responsabilità. Una vittoria dell’estrema destra sarebbe una catastrofe per tutti i cittadini”, ha spiegato al microfono Sophie Leroux, segretaria dipartimentale dell’Orne della SNES-FSU.
Sulla piazza, sono stati installati pannelli per mostrare i diversi voti del Raduno Nazionale, tra gli altri, contro l’aumento del salario minimo, contro l’indicizzazione dei salari all’inflazione o addirittura contro la rivalutazione delle piccole pensioni.
Quando l’estrema destra andrà al potere, possiamo aspettarci un’austerità nei salari e nei servizi pubblici, una riforma costituzionale che metta in discussione l’indipendenza della magistratura e il ruolo dei sindacati.
“Tutto questo è già stato dimostrato in diversi paesi. È anche una politica razzista, attacchi contro i diritti LGBT, contro i diritti delle donne, una messa in discussione del diritto all’aborto…”, aggiunge.
Giovani e vecchi uniti
Tra le centinaia di persone presenti troviamo volti che solitamente non vediamo nei cortei dimostrativi.
Vediamo giovani, a volte anche giovanissimi.
“È importante esserci. Dobbiamo pensare a noi, alle generazioni future”, spiegano Zeliha e Helin, che hanno rispettivamente 13 e 16 anni.
Sulla loro insegna si legge il noto slogan “i giovani fanno incazzare il fronte nazionale”.
Più tardi, in serata, un pensionato aggiunge “anche gli anziani” usando una penna a sfera.
Tra i manifestanti ci sono anche molti anziani.
Con l’estrema destra al potere temo la restrizione delle libertà, in particolare quella di stampa. Temo la fine del diritto di sciopero, la scomparsa dei servizi pubblici…
Nato nel 1943 sotto il maresciallo Pétain, l’aquilotto non vuole soprattutto vedere il Raggruppamento Nazionale ottenere la maggioranza nell’Assemblea Nazionale.
Per questo l’appuntamento è fissato per domenica alle urne!
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