Agenzia canadese per i servizi di frontiera | I membri del sindacato votano a favore del mandato di sciopero

Agenzia canadese per i servizi di frontiera | I membri del sindacato votano a favore del mandato di sciopero
Agenzia canadese per i servizi di frontiera | I membri del sindacato votano a favore del mandato di sciopero
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Con l’avvicinarsi della stagione estiva, i membri del sindacato della Canada Border Services Agency (CBSA) hanno votato a favore di un mandato di sciopero. Un possibile sciopero potrebbe avere conseguenze significative per le persone e le merci alle frontiere, avverte il sindacato.


Inserito alle 9:32

I 9.000 dipendenti della CBSA membri della Public Service Alliance of Canada (PSAC) hanno votato a favore dello sciopero al 96%. La votazione si è svolta dal 10 aprile al 23 maggio.

“Abbiamo prolungato il periodo di votazione per soddisfare la massiccia richiesta dei membri: era inaudito”, ha dichiarato venerdì Mark Weber, presidente nazionale dell’Unione dogane e immigrazione (CID), in un comunicato stampa.

“Lo sciopero è sempre l’ultima risorsa, ma i nostri membri hanno chiaramente dimostrato di essere pronti a fare ciò che è necessario per ottenere un accordo giusto ed equo. Se vogliono evitare uno scenario come quello del 2021, il Consiglio del Tesoro e la CBSA hanno tutto l’interesse a presentare un’offerta che soddisfi le nostre principali richieste”, insiste Chris Aylward, presidente nazionale del PSAC.

Nel 2021, il traffico commerciale transfrontaliero si è quasi completamente interrotto e si sono verificati notevoli ritardi negli aeroporti e alle frontiere a causa delle tattiche di pressione esercitate dai membri del sindacato. Le parti hanno finalmente raggiunto un accordo dopo una maratona di 36 ore di trattative.

Il contratto di lavoro per i membri del sindacato CBSA è scaduto due anni fa. Affermano che il datore di lavoro “si rifiuta ancora di negoziare un accordo che lo tuteli [leurs] membri]insistendo invece per ottenere loro delle concessioni”.

Lo SDI riunisce i funzionari dei servizi di frontiera presso gli aeroporti, i valichi di frontiera terrestre e i porti di ingresso marittimi e commerciali; agenti delle forze dell’ordine negli uffici interni; agenti dell’intelligence; investigatori; agenti commerciali; e membri civili dell’ufficio nazionale.

Tra i temi principali del negoziato figurano soprattutto la parità salariale con le altre forze dell’ordine, il telelavoro e soprattutto il piano pensionistico.

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