Borsa di Zurigo: verso il rimbalzo in apertura

Borsa di Zurigo: verso il rimbalzo in apertura
Borsa di Zurigo: verso il rimbalzo in apertura
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Zurigo (awp) – La Borsa svizzera si preparava ad iniziare con il piede giusto la seduta di giovedì, dopo aver chiuso mercoledì sotto i 12.000 punti. Wall Street ha chiuso a mezz’asta, dopo la pubblicazione dei verbali della Federal Reserve americana. Gli investitori non dovrebbero aspettarsi un calo dei tassi nel breve termine.

I politici della Fed hanno affermato che “continuano ad aspettarsi che l’inflazione ritorni al 2% nel medio termine, anche se i dati recenti non hanno rafforzato la loro fiducia nei progressi verso l’obiettivo”, sottolinea in un commento John Plassard di Mirabaud Banque. “Di conseguenza, i funzionari hanno suggerito che il processo di disinflazione probabilmente richiederà più tempo del previsto e alcuni hanno suggerito di essere pronti a inasprire ulteriormente la politica se i rischi di inflazione si materializzassero in modo tale che ‘tale azione diventi appropriata’.

Al di qua dell’Atlantico, “gli indici europei dovrebbero aprire questa mattina in rialzo sulla scia dei risultati di Nvidia superiori alle aspettative, dell’annuncio di uno ‘frazionamento’ delle azioni della società e di un netto aumento del dividendo”, ha aggiunto l’esperto. “Ciò dovrebbe aggiungere quasi 150 miliardi di dollari” alla capitalizzazione del progettista di chip, spinto dall’ascesa dell’intelligenza artificiale.

Plassard consiglia di seguire in giornata la pubblicazione dei PMI di maggio nell’eurozona, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti.

Secondo i calcoli pre-mercato della banca Julius Bär, intorno alle 8:05 il pre-SMI ha guadagnato lo 0,11% a 11.971,45 punti. Dei venti titoli che compongono l’indice di punta, solo Nestlé è sceso (-0,3%), mentre gli altri 19 sono aumentati.

JPMorgan ha abbassato la raccomandazione del colosso alimentare di Vevey da “neutrale” a “sovrappeso” e ha ridotto l’obiettivo di prezzo a 105 franchi svizzeri, contro 115 franchi svizzeri. L’esperto responsabile della testata vede i margini sotto pressione a causa dell’inflazione dei costi e dei reinvestimenti.

Gli altri pesi massimi, Novartis e la buona Roche, hanno rosicchiato ciascuno lo 0,2%.

ABB (+0,2%) ha nominato due manager alla guida delle divisioni elettrificazione e sistemi di azionamento.

Swisscom (+0,1%) ha emesso obbligazioni per 4 miliardi di euro per completare il finanziamento per l’acquisizione di Vodafone Italia, per 8 miliardi di euro.

Escludendo SMI, Galenica (+1,7%) conferma i propri obiettivi per l’anno in corso, dopo i risultati del primo quadrimestre contraddistinti da un incremento dei ricavi di quasi il 5%.

Julius Bär (-1,6%) è riuscito ad attirare nuovi fondi nel primo parziale, nonostante un mese di gennaio in calo. Il gestore patrimoniale, scosso dallo scandalo del fallimento del gruppo immobiliare austriaco Signa, non ha detto nulla su un possibile successore esterno dell’amministratore delegato Philipp Rickenbacher.

ck/jh

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