Coupe de : eliminato dal Pau-Orthez, il Limoges CSP non è stato all’altezza

Coupe de : eliminato dal Pau-Orthez, il Limoges CSP non è stato all’altezza
Coupe de France: eliminato dal Pau-Orthez, il Limoges CSP non è stato all’altezza
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Grandi favoriti in questa 32esima finale della Coupe de , i Limougeaud si sono bagnati i piedi perdendo senza gloria sul pavimento di Pau questo martedì sera (65-61).

La storia ricorderà che il CSP di Limoges si è lasciato scappare un surrogato classico che tuttavia gli ha teso le braccia. Almeno sulla carta, perché in realtà è stata un’altra cosa in una serata triste per i Limougaud. Una partita triste.

Anche il pubblico del Palais des Sports non sembrava credere ad un esito felice prima del calcio d’inizio. Se ha fischiato l’ingresso in campo del Limougeauds, con una menzione speciale per Nicolas Lang, il cuore non c’era proprio sugli spalti. Come se l’esito di questa partita non fosse in dubbio.

Blueiett, l’unico a sopravvivere veramente

Ma è difficile restare del tutto impassibili quando il manifesto scatena le passioni da così tanti anni. Così, quando Bastien Pinault ha trovato da lontano il bersaglio per offrire dodici lunghezze di vantaggio al Palois che partiva con un bonus di 7 punti a causa del divario di divisione tra le due squadre, un vento di speranza ha attraversato le campate di una stanza semivuota ( 17-5). Non in una serata eccezionale in termini di discorso, il Limoges CSP ha messo il suo destino nelle mani di Trevon Bluiett. L’unico a sopravvivere davvero durante questo primo periodo.

Come simbolo, è stata la retroguardia americana, già indispensabile alla sua squadra, a riportare le due squadre alla pari (28-28). Giocavamo già al 17′ e le occasioni per alzarsi dalla sedia erano rare. Le vecchie glorie dell’Elan come Freddy Hufnagel, Mathieu Bisseni e Paul Anderson, hanno assistito ad un clasico igienizzato, lontano dalle battaglie di altri tempi. Una partita di cattivo gusto come il primo periodo di un Malik Osborne, ancora una volta troppo discreto, un Nicolas Lang ben monitorato o un Mohamed Diarra fuori gioco. All’intervallo, questo Limoges CSP, deludente, molto lontano dalla bella squadra battuta sabato a Bourg-en-Bresse, è stato guidato ancora da una squadra di Pau ma privata del suo miglior giocatore, l’americano Christopher Ledlum (33-31). Mentre sonnecchiava, il CSP del Limoges sarebbe riuscito nelle sue uniche due imprese della serata: dare fiducia all’avversario e risvegliare il recinto del Pau. Nicolas Lang non ha avuto una buona serata, i Limougeaud hanno dovuto fare affidamento per molto tempo solo su Trevon Bluiett per alimentare il marchio. Insufficiente, soprattutto perché il CSP si è accontentato di schivare da lontano senza molto successo e facendo alcune scelte sorprendenti (10 su 40). I Palois riconquistano il vantaggio di sette punti a due minuti dalla fine del terzo quarto grazie ad un tiro vincente del leader americano Keshun Sherrill (43-36).

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Tempo di soldi persi

La panchina del Limougeaud non era in vantaggio ma soffiava un po’ dopo un canestro di Mamadou Guissé e soprattutto un tiro molto lontano di Vincent Amsellem ben lontano dal nascondersi. È stato anche l’ex leader di Boulazac a riportare i suoi in controllo della gara fin dall’inizio dell’ultimo atto trovando ancora una volta il bersaglio dei tre punti (45-46).

Il CSP di Limoges pensava di aver fatto la parte più difficile? Forse, ma non è così, perché Pau non ha intenzione di mollare e Walter Whyte cucina il 2+1 in contropiede (57-51). Nuova prova che nessun classico è una partita come le altre. Frustrato dalla fine del suo incontro a Bourg-en-Bresse, Alexandre Chassang questa volta non ha tremato. Ha segnato quattro punti di fila. Poi, Vincent Amsellem, ancora una volta, ha rubato una palla preziosa e Trevon Bluiett ha riportato il Limoges in vantaggio (58-57, 38°). La suspense allora divenne insopportabile. Keshun Sherrill, il leader del Pau, ha preso in mano la situazione e ha sollevato il Palais segnando un tiro da tre punti a 40 secondi dalla fine (62-60). Sull’azione successiva, Trevon Bluiett ha sbagliato i suoi due tiri liberi e la trappola si è chiusa ieri sera su un tristissimo CSP che si è messo sul livello del suo avversario piuttosto che su quello della storia.

Il resoconto della partita

Élan Béarnais Pau-Lacq-Orthez (+7*) – Limoges CSP 65-61 (21-15, 12-16, 12-12, 20-18). Arbitri: MM. Collin, Creton e Da Cruz.

Pau-Orthez.22 tiri riusciti su 58 tentati di cui 7 su 25 da tre punti e 14 su 18 ai tiri liberi; 37 rimbalzi (Marsillon 8) di cui 10 offensivi; 16 assist (Pinault 4); 4 intercettazioni; 15 palline perse; 16 falli personali; Voto 70. Punti: Sherill 18, Pinault 6, Curier 2, Marsillon 6, Raharimanantoanina 12, poi Whyte 10, Fansi, Ndiaye, Sidibé 4.

Limoges CSP.22 tiri riusciti su 63 tentati di cui 10 su 40 da tre punti e 7 su 13 ai tiri liberi; 39 rimbalzi (Chassang 7) di cui 14 offensivi; 21 assist (Beaufort, Osborne, Chassang, Lang 4); 9 intercettazioni; 12 palline perse; 17 falli personali; 71 valutazione. I punti: Amsellem 8, Guissé 6, Lang 10, Osborne 6, Chassang 5, poi Beaufort 4, Bluiett 22, Bouzidi, Diarra.

Il CSP ha iniziato l’incontro con un handicap di sette punti.

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