“I morti del cimitero dei pazzi meritavano di essere spostati”: a Évreux, ultimo omaggio al soldato Barrillon

“I morti del cimitero dei pazzi meritavano di essere spostati”: a Évreux, ultimo omaggio al soldato Barrillon
“I morti del cimitero dei pazzi meritavano di essere spostati”: a Évreux, ultimo omaggio al soldato Barrillon
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“Mi rivolgo a te, Séraphin, che non ho conosciuto ma con il quale ho trascorso molto tempo negli ultimi anni”, ha lanciato mercoledì 8 maggio Josiane Allier, pronipote del tenente Barrillon, durante una cerimonia di premiazione omaggio al soldato riconosciuto postumo “Morto per la Francia” e la cui tomba è stata spostata dal cimitero dei pazzi alla piazza militare del cimitero Saint-Louis di Évreux.

Poiché non perse la vita durante il servizio militare durante la Prima Guerra Mondiale, ma in seguito ad una malattia contratta davanti alla legge, Séraphin Barrillon fu sepolto nel cimitero dell’antico ospedale psichiatrico di Navarra.

“Non immaginavo che ci sarebbe stata una cerimonia del genere, ma sapevo che almeno avrebbe potuto cambiare cimitero e avere una tomba. Soprattutto era questo l’importante”, continua Josiane Allier.

L’omaggio reso in questo giorno in cui si celebra il 79° anniversario della vittoria degli Alleati è piuttosto un simbolo per il popolo che si è mobilitato per ripercorrere la storia del soldato Barrillon e affermare il suo diritto alla sepoltura nella piazza militare del cimitero di Ebroician. E non solo per i militari. “Séraphin Adrien Barillon è stato un po’ una punta di diamante nel dire che i defunti nel cimitero meritavano di essere spostati”, ricorda Anaïs Poitou. Il mediatore culturale, che è anche membro delegato e rappresentante del dipartimento dell’Eure presso l’associazione del patrimonio Urgence, ha condotto il più grande censimento delle persone sepolte nel cimitero dei pazzi. È stata lei ad avvisare l’ONaCGV, l’Ufficio nazionale per i combattenti e le vittime di guerra, della presenza del tenente.

L’eccitazione dietro la vita del soldato Barrillon non si ferma a Josiane. Suo cugino Vincent subentrò a Méreuil, nelle Alte Alpi, dove il nome del tenente dovrebbe unirsi, l’11 novembre, all’elenco dei soldati caduti per la Francia affisso sul monumento ai caduti del comune. “È nato lì, è un modo per chiudere il cerchio”, concorda Josiane.

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