I misurati “splendori regali” di Arion e SMAM alla Maison symphonique

I misurati “splendori regali” di Arion e SMAM alla Maison symphonique
I misurati “splendori regali” di Arion e SMAM alla Maison symphonique
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Sabato sera, Arion si è esibito per la prima volta nella sua storia alla Maison symphonique, mentre lo Studio di Musica Antica di Montreal (SMAM), al quale l’orchestra barocca era associata, ha celebrato il suo cinquantesimo anniversario con un programma composto principalmente da musica per il incoronazioni di Giorgio II e Giorgio III nel XVIII secoloe secolo. La serata ha dato ai direttori di entrambi gli ensemble l’opportunità di mettere in mostra le loro personalità.

“All’epoca l’abbiamo suonata per il re; Stasera è per te! » Il simpatico discorso di Andrew McAnerney al pubblico ha riformulato con delicatezza il tema della serata, ovvero lo splendore reale inglese, una scelta forse un po’ monolitica e non abbastanza “popolare” in Quebec in occasione della prima presenza del tandem Arion-SMAM al Maison sinfonica.

Difficile credere che sommando il pubblico delle varie presentazioni dell’Arion a Bourgie a quello dello SMAM, si arriverebbe solo a questo grande mezzo parterre della Maison symphonique, senza dubbio abbastanza deludente per gli organizzatori. Perché la musica corale barocca e classica di questo livello ha ovviamente il suo posto alla Maison symphonique, dove sarebbe addirittura molto interessante un’alternanza di Violons du Roy / Chapelle de Québec e Arion / SMAM, poiché, come ha mostrato chiaramente Mathieu Lussier in una di queste presentazioni poco efficaci e spiritose di cui possiede il segreto, la natura degli strumenti differisce e rende Arion unico.

Due fasi

C’era quindi un contrasto tra i 40e anniversario dei Violons du Roy, Friday in Bourgie, compatto, intenso e “familiare”, e questo 50e Anniversario SMAM, sabato più disperso alla Maison symphonique, e quindi più diffuso e misurato.

Certamente entrambi i partiti si sono opposti, il primo guidato da Andrew McAnerney, direttore dello SMAM, il secondo da Mathieu Lussier, direttore di Arion. In Zadok il sacerdote (Inno HWV 258 di Händel), McAnerney non indulge in nessuna particolare effusione o esaltazione. I numeri modesti non ci permettono nemmeno di esagerare con i grandiosi. Lo chef quindi incornicia il tutto con nobiltà. È perfettamente nel suo elemento scolpindo le linee dei due Inni di Byrd e Weelkes che seguono, opere a cappella della fine del XVIIe secolo.

Il re si rallegreràprimo di tre Inni per coro e orchestra di Boyce per l’incoronazione di Giorgio III (1761) è, per scala e qualità, una rivelazione di questo programma. Andrew McAnerney tiene bene in mano il gruppo e doma l’ottima omogeneità ed equilibrio delle voci degli SMAM. La sua personalità pacifica riesce magnificamente in un passaggio tenero e ondulato “Le figlie dei re erano tra le tue onorevoli donne” dalInno « Il mio cuore sta indicando » HWV261 di Händel. Ringraziamo McAnerney per aver pensato questa sera ai fondatori della SMAM Christopher Jackson, Réjean Poirier e Hélène Dugal.

Il carattere molto più esuberante di Matthieu Lussier ci ha regalato un Musica dei fuochi d’artificio reali vivace e giubilante, rimbalzante ma per una buona causa. Le scelte dei tempi e dell’agogica sono state quelle giuste. Il colore generale favoriva la brillantezza delle trombe, poste in primo piano a destra, mentre i tre oboi erano in fondo al centro dell’orchestra. Abbiamo sognato di sentire questo chef parlare al Inni HWV 259 e 260 in questo stato d’animo e con questo slancio. Purtroppo i postumi di una recente malattia respiratoria, in particolare il rischio estremamente crescente di interrompere il concerto con attacchi di tosse irrefrenabili, hanno dovuto farci partire prematuramente per motivi di salute.

Ma sicuramente il risultato era stabilito: la collocazione di questi ensemble in questo luogo è molto legittima e porta qualcosa a livello musicale, dato che Bourgie è troppo piccola per questi numeri e l’acustica è migliore di quella di una chiesa. D’altro canto bisogna pensare a “farlo conoscere”, anche se ciò significa chiedersi se non sia il caso di fare una stagione “Barocco alla Maison symphonique” di 6 o 7 concerti, ripartiti tra diverse organizzazioni, con la messa in comune di operatori dedicati significa lavorare su una stagione, un pubblico, degli abbonamenti o delle serie, che alimentino un “grande pubblico” barocco (o almeno indirizzino i consumatori occasionali verso gli ensemble più pregiati), il cui incremento potrebbe poi alimentare il pubblico più “specializzato” progetti.

Sfarzo reale

Händel: Inni reali HWV 258-261 per l’incoronazione di Giorgio II. Musica dei fuochi d’artificio reali. Boyce: Tre inni per l’incoronazione di Giorgio III. Byrd: “O Signore, rendi la tua servente Elisabetta la nostra Regina”. Weekkes: “O Signore, concedi al Re una lunga vita”. Montreal Early Music Studio, Orchestra Barocca Arion, Andrew McAnerney e Mathieu Lussier. Maison symphonique de Montréal, sabato 12 ottobre 2024.

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#Canada

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