Queste esercitazioni annunciate lunedì mattina dalla Cina, che considera Taiwan come parte del suo territorio, sono “in contraddizione con il diritto e i regolamenti internazionali e richiedono un avvertimento”, ha dichiarato Wu, segretario generale del Consiglio nazionale di sicurezza taiwanese.
Il presidente taiwanese Lai Ching-te, descritto come un “separatista” da Pechino, ha convocato lunedì un incontro di sicurezza “di alto livello” nonostante le manovre militari cinesi, ha detto un funzionario governativo.
“Per quanto riguarda le esercitazioni (cinesi) questa mattina (lunedì), il presidente ha convocato una riunione di alto livello sulla sicurezza nazionale e ha impartito chiare istruzioni su come rispondere alle minacce militari della Cina e alle reazioni dei ministeri competenti”, ha detto Wu ai giornalisti.
Domenica gli Stati Uniti hanno condannato anche le manovre militari cinesi, che considerano “ingiustificate” e che rischiano di escalation.
“Gli Stati Uniti sono seriamente preoccupati per le esercitazioni militari congiunte dell’Esercito popolare di liberazione (cinese) nello stretto di Taiwan e intorno a Taiwan. La risposta (dell’esercito cinese) con provocazioni militari al consueto discorso annuale (del presidente taiwanese Lai Ching-te giovedì, ndr) è ingiustificato e comporta il rischio di un’escalation”, ha risposto in un comunicato stampa il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller.
Lunedì la Cina ha annunciato di aver schierato aerei e navi per circondare Taiwan, affermando di voler inviare un “serio avvertimento” alle forze “separatiste” sull’isola gestita autonomamente.
Le operazioni, denominate Joint Sword-2024B, sono legittime e necessarie per salvaguardare la sovranità dello Stato e l’unità nazionale”, ha affermato il Capitano Li Xi, portavoce del Comando Orientale dell’esercito cinese.
