Dakar, 7 maggio (APS) – La Delegazione generale per l’imprenditorialità rapida delle donne e dei giovani (DER/FJ) ha riunito imprenditori ed esperti, martedì 7 maggio, a Dakar, attorno a un forum dedicato al contributo del digitale all’agricoltura.
Lo scopo di questo incontro è ”creare sinergie innovative attorno alla questione cruciale dell’uso delle tecnologie digitali, per un’agricoltura innovativa, produttiva e sostenibile”, spiega la DER/FJ.
Il forum rappresenta, secondo lei, “un passo decisivo” nel suo approccio volto a “costruire un ecosistema agricolo sostenibile e resiliente all’avanguardia nell’innovazione in Senegal”.
”Grazie alle soluzioni digitali i nostri imprenditori offrono strumenti potenti per […] aumentare la produttività, ridurre le perdite e promuovere un uso più sostenibile delle risorse naturali”, ha affermato la delegata generale per l’imprenditorialità rapida delle donne e dei giovani, Mame Aby Sèye, per far comprendere ai partecipanti l’importanza dell’incontro.
Ha invitato i suoi collaboratori e i partner DER/FJ a creare “ponti tra agricoltori, imprenditori agricoli tradizionali e tecnologia digitale”.
Mitigare i rischi attraverso l’innovazione tecnologica
”Il nostro obiettivo è quello […] unire gli sforzi per lo sviluppo di un ecosistema digitale efficiente, per un’agricoltura resiliente in Senegal e in Africa”, ha affermato la signora Sèye.
“Rafforzando le capacità degli agricoltori, promuovendo l’imprenditorialità rurale e facilitando l’accesso ai mercati”, la delegazione generale per l’imprenditorialità rapida delle donne e dei giovani “contribuisce alla creazione di comunità più resilienti, più prospere e più inclusive”, ha sottolineato. disse.
Secondo Mame Aby Sèye, nella fase pilota di un programma per l’utilizzo della tecnologia digitale in agricoltura, a beneficio di 50 “agroimprenditori”, sono stati investiti 213.111.836 franchi CFA.
Si tratta del progetto Digital for Development Hub (D4DHub), il cui obiettivo, secondo la DER/FJ, è quello di “rafforzare la resilienza delle catene del valore agricole” e “mitigare i rischi, grazie all’innovazione tecnologica”.