a poco a poco, l’Oise sta facendo il suo nido turistico

a poco a poco, l’Oise sta facendo il suo nido turistico
a poco a poco, l’Oise sta facendo il suo nido turistico
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Beauvais, andiamo lì ma non ci restiamo? A pochi giorni dalla visita della fiamma olimpica, questa prefettura di una regione turistica poco conosciuta ha tuttavia energie da vendere. Passeggiata.

Città buona della Francia, città vecchia dell’Île-de-France, città ferita, città mutilata…» L’omaggio di Charles de Gaulle nel 1945 è ben lungi dall’essere uno slogan pubblicitario. Quasi completamente distrutta durante la seconda guerra mondiale, Beauvais (Oise), nonostante la sua vicinanza a Parigi, non viene in mente come una destinazione turistica ovvia. L’apertura dell’aeroporto 25 anni fa avrebbe potuto far sperare in un miglioramento; Non è successo. “A Beauvais, ci andiamo per il giorno, raramente per un fine settimanasi rammarica un membro dell’Ufficio del Turismo della città. Nell’Oise abbiamo molti turisti provenienti dalla regione dell’Ile-de-France; vengono a scoprire il Castello di Chantilly o la città reale di Senlis, ma raramente crescono fino a noi“.

Ma presto arriverà un ospite illustre a sollevare il morale dei professionisti del turismo: la fiamma olimpica, che farà tappa a Beauvais il 18 luglio, prima di attraversare Chantilly, Creil, Chiry-Ourscamp, Compiègne, Gerberoy e Breteuil. Tanti i potenziali siti turistici che, a parte il primo, meritano un po’ di attenzione. Si tratta quindi di una grande opportunità per la città e il dipartimento, che celebreranno l’800° anniversario della sua splendida cattedrale gotica nel 2025, per mettere in risalto i loro ornamenti più raffinati.

Ancor di più quest’estate, quando i parigini saranno tentati di abbandonare la capitale e il trambusto delle Olimpiadi di Parigi 2024 per rifugi vicini più pacifici. Pochi giorni prima dell’inizio dei festeggiamenti olimpici, per l’ultimo fine settimana di giugno, Beauvais celebrerà anche la sua eroina regionale: Jeanne Hachette. La città cadde poi nuovamente nell’anno 1472, quando la giovane scacciò dalla città l’esercito borgognone di Carlo il Temerario, armata di una semplice ascia. Mercato medievale, taverne, saltimbanchi, corteo reale, tornei cavallereschi e spettacoli storici animeranno la città. L’evento non è una novità, sarà la “552a edizione”!

Bellissimi avanzi

Le volte gotiche della cattedrale, che raggiungono più di 48 metri, sono considerate le più alte del mondo.
fotogolfer – stock.adobe.com

Trenta minuti a nord dell’Île-de-France, la città della Piccardia prende in prestito la sua identità tanto dall’ovest – la Normandia – quanto dal nord. Ecco, ordiniamo il sidro con accento ch’ti! La sua architettura è meno fantasiosa: le vecchie case a graticcio hanno lasciato il posto a severi rettangoli di mattoni rossi. Ma questa “Città d’arte e di storia” dal 2012 può vantare un ricco passato antico e medievale. Ciò è testimoniato dal bastione gallo-romano del IV secolo, eretto per difendere la città dalle orde barbariche, che delimita la città vescovile.

Basterà una mattinata per ammirare i resti della collegiata di Saint-Barthélemy, il palazzo episcopale rinascimentale (oggi MUDO – Museo dell’Oise), la quieta bellezza del chiostro e, naturalmente, la cattedrale di Saint-Pierre, compresi i dettagli della due timpani, tipici del fiammeggiante, ricordano i merletti di pietra. Stupendo dalle volte gotiche: le più alte del mondo! – e la bicromia rosso-blu delle antiche vetrate del XIII secolo, ci dirigiamo verso l’orologio astronomico con 50 quadranti e 90.000 parti, i cui automi prendono vita al 40° minuto di ogni ora… Davanti all’edificio, il Quadrilatero – un bunker di cemento armato la cui bassezza contrasta volutamente con le fiamme gotiche -, che ospita mostre d’arte contemporanea, riaprirà entro la fine dell’anno dopo importanti lavori di ristrutturazione.

Il secondo orgoglio di Beauvais offre un altro legame con il tempo: la Manifattura Nazionale degli Arazzi, costruita da Colbert nel 1664, che può essere visitata in gruppo tramite l’Ufficio del Turismo. Con i volti incollati ai fili, i piedi che azionano lunghi pedali, uno specchio per monitorare la resa negativa del cartone, i cavalli qui impiegano dai tre ai sei anni per finire il loro lavoro. “Alcuni realizzano solo quattro o cinque arazzi in tutta la loro vita», ci assicura uno di loro, seduto sulla professione di Chimera rilasciata di Philippe Mayaux, commissionato per i Giochi Olimpici. Entriamo nel segreto di queste alcove avvolte dalla luce, dal silenzio e dalla passione, stupiti dalla dedizione ascetica di questi anonimi artigiani (solo l’artista firma la sua opera).

L’unghia e il pennello: la magica arte dell’Oise

Oltre all’attività manifatturiera, Beauvais, antica città tessile, vanta un know-how tecnico che si ritrova in tutta la regione. La Brosserie Française (per i denti, per i capelli, per gli animali domestici!) – che è anche l’ultima del paese – o il Musée de la Nacre et de la Tabletterie, a Méru, a sud della città, sono tutti “musei viventi ” che potrebbe attrarre curiosi verso questo fiorente turismo “industriale” e artigianale.

Ancora più eccezionale è la fabbrica di chiodi della Riviere de Creil, fondata nel 1888, l’ultima in attività in Europa. Visitare una fabbrica di chiodi nell’Oise: il lettore beffardo potrebbe alzare un sopracciglio. Lasciamo che si sbagli! L’avventura è molto più avvincente di quanto oserebbe credere, a patto magari di navigare tra il primo e il secondo grado. “Nessuna foto delle macchine», veniamo avvisati subito. Il visitatore non deve alimentare lo spionaggio industriale. Ma in un ambiente alla Zola, con i tappi per le orecchie come casco, si dirige verso queste macchine ottocentesche che, in mezzo a un leggero frastuono (questi colpi hanno un che di “ipnotico”), modellano unghie di tutte le dimensioni e teste. Lo promettiamo, non perderemo il nostro!

Visita per singoli ogni mercoledì alle 14 – e in settimana su prenotazione per gruppi.

Compiègne e Gerberoy, verde e rosa

Gerberoy, uno dei “borghi più belli di Francia”.
aterrom – stock.adobe.com

Ritorno nei dintorni di Beauvais (30 minuti in macchina), per scoprire un mestiere un po’ più delicato: la coltivazione della malvarosa. Il piccolo villaggio di Gerberoy, che conta cinquanta anime tutto l’anno, è una tavolozza vivente di colori. Le sue case del XVII e XVIII secolo, con camini saraceni, notevolmente decorati, sono state ricostruite sul modello medievale. Gerberoy deve molto al pittore postimpressionista Henri Le Sidaner, che vi si stabilì nel 1901 su consiglio del suo amico Gauguin. Fu lui a incoraggiare i residenti locali a restaurare le loro case e a coltivarvi rose antiche.

La sua residenza, sui resti dell’antico castello fortificato, è un miracolo su più livelli, ornata da giardini all’italiana terrazzati, classificati per colore (Bianco, Giallo e Blu), sculture, gazebo, un laboratorio estivo e perfino un Tempio dell’Amore che ricorda quello di Maria Antonietta. In breve, Le Sidaner sta a Gerberoy come Monet sta a Giverny; meno le folle ripetitive di turisti. Stabilirsi lì definitivamente è più complicato: “gli immobili qui sono al prezzo dei più bei quartieri parigini», confida un residente. Questa inclinazione non è nuova. Già nel 1933, Gerberoy veniva eletto “il villaggio più affascinante di Francia”… La terza domenica di giugno, che celebra qui dal 1928 la famosa “Festa delle rose”, è una grande occasione per scoprire il villaggio e i giardini Henri Sidaner (visite tramite l’Ufficio del Turismo; 6 € a persona).

All’altra estremità del dipartimento, Compiègne incoraggia le fantasticherie verdi. La sua foresta demaniale di 14.000 ettari offre un sentiero segnalato di 25 km per un giro in bicicletta. Basta collegare il castello – e interessarsi ai segreti dell’imperatrice Eugenia – all’abbazia cistercense di Chiry (in 1 ora), uno scheletro di pietra in mezzo al verde abitato ancora oggi da una quindicina di monaci. Nella direzione opposta, e in un po’ meno tempo su due ruote, ammireremo il castello di Pierrefonds, restaurato da Viollet-le-Duc.


Quaderno pratico

ANDARE

La destinazione è ideale per i parigini in cerca di una vacanza in città. Beauvais è raggiungibile in treno diretto dalla Gare du Nord. 1h15. Compiègne, a 40 minuti. Creil, 35 min. In auto, calcola 1 ora e 20 minuti da Parigi utilizzando la A16.

PIÙ INFORMAZIONI

Ufficio del turismo dell’Oise e Ufficio del turismo di Beauvais.

O DORMIRE?

Salamandra

La Salamandre è un’affascinante guest house situata in posizione ideale nel centro della città di Beauvais.
Foto stampa

Nel centro della città di Beauvais, questa pensione del 1870 offre cinque ampie camere rivestite in legno, ristrutturate con gusto. Una grande terrazza e un giardino interno di 1000 mq2 completare il tutto. È diretto da Stéphane, che è anche il sostituto di Vincent Cassel nel cinema. A partire da 117€ a notte.

La Salamandre, 10 rue Marcelle Guedelin, 60000 Beauvais.

BUONI TAVOLI

Senso

A Beauvais, lo chef Allan Castellote, che ha lavorato per diversi grandi locali, propone una cucina gourmet raffinata che non dimentica la sostanziosa (menu a partire da 60 €). Uno dei migliori stabilimenti della regione.

Senso, 25 rue d’Agincourt, 60000 Beauvais. Come. : 03 64 19 69 06.

A casa della nonna

Un po’ più lontano dal centro città, è immerso in questo indirizzo dal fascino vintage anni Cinquanta altrettanto confortante come i suoi piatti tradizionali della Piccardia (menu pranzo da 16,70 €).

Ristorante Chez Grand-Mère, 1 ter rue de Tilloy, 60000 Beauvais. Come. : 03 44 49 05 81.

Il Giardino dei Tassi

Il soggiorno dei Jardins des Ifs, a Gerberoy. Se il tempo è bello pranzeremo su una piacevole terrazza nel cortile interno.
Il giardino dei tassi / Yann Monel

A Gerberoy, il Jardin des Ifs prende il nome da uno straordinario giardino urbano con tassi sapientemente potati (si parla di arte topiaria), annesso a un’incantevole casa del 1740. Un indirizzo familiare bucolico, nascosto in fondo a un vicolo cieco, che serve una “bistronomia di campagna” accanto al fuoco, ben ispirata all’adiacente frutteto e orto (contare €40). Il giardino è visitabile e offre anche una sala da tè.

Il giardino dei tassi, 3 Imp. du Vidame, 60380 Gerberoy. Come. : 07 66 20 51 41.

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