L’alterco si trasformò in una tragedia. Tre giorni dopo la morte del giovane Matisse, 16 anni, accoltellato a Châteauroux (Indre), un adolescente di 15 anni di origine afghana è stato arrestato e poi messo in detenzione. Lunedì 29 aprile, la procura di Bourges ha pubblicato un comunicato stampa, diffuso da BFMTV, in cui svela i primi elementi dell’indagine.
Quindi, secondo Céline Visiedo, il litigio tra i due adolescenti è stato preceduto da insulti. “I due minorenni si conoscevano e si erano insultati a vicenda prima dell’accaduto”, si legge nel comunicato. Sabato 27 aprile si è verificato quindi «un nuovo alterco».
Il ragazzo afghano di 15 anni ha affermato durante l’udienza di aver ricevuto colpi da Matisse. “Preso dall’ira, si è recato nel suo palazzo per afferrare la lama di un coltello e ha pugnalato più volte la vittima prima di darsi alla fuga”, spiega il pubblico ministero, che precisa che la madre dell’indagato “lo ha seguito” e “ha schiaffeggiato a sua volta la vittima”. La madre è stata rilasciata ma sotto controllo giudiziario per violenza intenzionale contro una persona vulnerabile.
