Speranza in Francia per l’Ontario

Speranza in Francia per l’Ontario
Speranza in Francia per l’Ontario
-

Per la seconda volta dal 2016, quando ha aderito all’Organizzazione Internazionale della Francofonia (OIF) in qualità di membro osservatore, il governo dell’Ontario ha addirittura inviato una delegazione. Accanto al Ministro degli Affari francofoni Caroline Mulroney, troviamo in particolare il Luogotenente Governatore Edith Dumont e l’Assemblea della Francofonia dell’Ontario (AFO).

Questa partecipazione dell’Ontario mostra almeno un’evoluzione con i primi mesi del governo Ford nel 2018. Quell’anno, oltre ad aver causato la famosa crisi linguistica dell’autunno, la squadra conservatrice si distinse per una notevole assenza al vertice di Yerevan.

Questo rinnovato interesse per la Francofonia globale può essere spiegato almeno con i buoni risultati registrati dalla sua presenza all’ultimo vertice di Djerba due anni fa.

I colloqui sul posto hanno consentito di firmare un primo accordo internazionale con un membro dell’OIF, la Vallonia-Bruxelles, per poi concludere una dichiarazione di cooperazione con la Francia e un accordo con una delle sue regioni, l’Alvernia-Rodano-Alpi.

Questo 19° Vertice francofono ha comunque rivelato una formidabile capacità di networking. Nell’idilliaca cornice di Villers-Cotterêts, luogo dell’ordinanza del 1539 che rendeva il francese la lingua amministrativa della Francia, il villaggio francofono ha permesso di scoprire i padiglioni che presentano le diverse culture. Abbiamo anche potuto ascoltare le note musicali del festival della Francofonia o goderci la fiera dell’innovazione FrancoTech dove 1.500 professionisti, capi di stato, delegazioni e imprenditori hanno dato il posto d’onore agli scambi economici e all’innovazione tecnologica.

Grande vittoria

Questa è senza dubbio la grande vittoria dell’Ontario durante questo vertice: aver messo in risalto i suoi imprenditori durante eventi che per la prima volta ruotavano attorno a un vertice della Francofonia, e confermare l’aforisma “Aperti agli affari” in voga da quando i conservatori sono saliti al potere.

Oltre al ministro degli Affari francofoni Caroline Mulroney, al centro, diversi imprenditori dell’Ontario hanno partecipato al vertice della Francofonia. (L’Assemblea della Francofonia dell’Ontario)

Non possiamo che apprezzare l’approccio volto a promuovere partenariati piuttosto che ricercare le chimere di progressi amministrativi avanzati, ma costosi, come ad esempio lo status di membro permanente.

Anche il giornalista Rudy Chabannes dell’ONFR presente sul posto ha riferito sulle nuove prospettive di partenariato menzionate da Caroline Mulroney, in particolare con la Slovacchia e il Marocco.

In ogni caso, questo 19° Summit non prevedeva particolari aspettative a livello politico, poiché la Segretaria Generale Louise Mushikiwabo, essendo stata rieletta nel 2022 per un secondo mandato quadriennale,

Altre buone notizie

Tra le altre buone notizie, i 35.000 Acadiani della Nuova Scozia beneficiano ora di una rappresentanza nell’OIF. Sabato la provincia è stata confermata membro osservatore del concerto dei governi francofoni.

Si tratterà della quinta rappresentanza di un governo canadese all’interno dell’OIF poiché l’entità federale in quanto tale, il Quebec, il New Brunswick e quindi l’Ontario dal 2016 fanno parte dell’istituzione francofona.

Una nuova era sembra essere agli albori. Ritenuto troppo lontano dall’Ontario francese, troppo elitario, l’OIF, senza essere la soluzione perfetta, sta guadagnando utilità. A Villers-Cotterêts ha comunque dimostrato le sue più grandi doti. Abbastanza per suscitare speranza nei franco-ontariani.

Sébastien Pierroz è giornalista e produttore per la serie di notizie ONFR di TFO

-

PREV cos’è questa enorme macchina da 70 tonnellate installata nel 18° arrondissement da Enedis?
NEXT Un fotografo svizzero con sede a Los Angeles immortala il suo villaggio alpino – rts.ch