Oise-Beauvais. Dipendente dai giochi online, sottrae 492.000 euro

Oise-Beauvais. Dipendente dai giochi online, sottrae 492.000 euro
Oise-Beauvais. Dipendente dai giochi online, sottrae 492.000 euro
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492.000 euro: è questa la cifra stimata di cui una 53enne di Beauvaisian ha sottratto frodando i suoi cari, tra il 2015 e il 2019, per soddisfare la sua dipendenza dai giochi online. Il problema venne scoperto quando la sua compagna di allora sporse denuncia per abuso di fiducia nel giugno del 2017. Direttore di un’autoscuola, la vittima si accorse che Christine (nome cambiato)che lavorava come istruttrice presso la sua autoscuola, aveva sottratto denaro non solo all’azienda ma anche al suo conto personale.

Sfrutta i loro sentimenti

Gli investigatori ricostruiranno gradualmente il filo e identificheranno una decina di vittime, tutte scelte da Christine nel suo entourage più stretto: il suo compagno e suo figlio ma anche il suo ex compagno e i suoi tre figli, sua madre, degli amici… Per alcuni, lei sfrutta i loro sentimenti e la fiducia che avevano riposto in lei, per gli altri varia gli stratagemmi: a uno promette di far crescere i suoi soldi; all’altro, incarcerato, si offre di gestire il suo conto; ad altri fa credere che sia malata e abbia bisogno di chemioterapia…; apre anche crediti finanziari a nome delle sue vittime…

Finalmente messa in custodia di polizia, Christine riconoscerà quasi tutte le sue truffe e le spiegherà con la sua dipendenza dai giochi online. All’inizio del 2019 ha tentato il suicidio. Sua madre, che ha defraudato, la riprenderà sotto il suo tetto ma avrà cura di negarle l’accesso a qualsiasi documento. Oggi ha trovato un lavoro stabile, continua a vivere con la madre anziana, ha curato la dipendenza dal gioco ed è seguita da uno psichiatra.

“Ho cercato conforto nel gioco”

La settimana scorsa ha risposto delle sue azioni in tribunale. Quando il presidente la interroga sull’incredibile somma delle sue appropriazioni indebite, Christine risponde semplicemente: “Non me ne ero reso conto“. Insiste descrivendo “un sistema decisamente freddo, calcolato, deciso“ che ha allestito nel suo ambiente intimo “senza alcuno scrupolo“. Lei gli risponde con la sua dipendenza dai giochi e con la spirale dalla quale non riesce più a uscire. “A poco a poco mi sono lasciato affondare psicologicamente e ho cercato conforto nel gioco“, spiega. Ma sostiene anche che i soldi che ha vinto dai giochi online hanno portato benefici a chi la circondava: “Questi soldi non hanno solo giovato a me. Volevo accontentarli“. La reazione del presidente è stata immediata: “Gli piaceva mentire alle persone che ti amavano, ingannare la loro fiducia, far credere che eri malato? Tutti i tuoi rapporti con loro sono troncati.

L’intervento al bar dell’ex compagno getta un’altra luce sulla personalità dell’imputato. “Può avere molto controllo, è una persona molto manipolatrice, sopraffa le persone, ci sentiamo al sicuro e lei se ne approfitta.“, spiega. Interviene anche il figlio: “Parliamo molto di soldi in questa storia mentre la parte più difficile è ricostruirci psicologicamente per queste donne.“, dichiara, riferendosi alle principali vittime delle truffe e in particolare alla madre che ora è seguita da una psicologa.

Deliberata il 16 maggio

Poi arrivano le difese delle parti civili, lungi dall’essere tenere con Christine, Me Varin in testa. “Qui abbiamo un imputato particolarmente talentuoso nel catturare le sue vittime che hanno avuto la sfortuna di incontrarla. Senza scrupoli, usa i sentimenti che proviamo per lei per fini personali. Ha causato il caos.E anche l’avvocato si è sorpreso: “Ha sottratto più di 400.000 euro, non ha scontato un giorno di carcere e non ha ancora ripagato nulla!

Il suo collega Me Paviot, evoca il “professionalizzazione” dell’imputato che “nessuna moralità, nessuna sincerità“, che sceglie le sue vittime in base alle loro debolezze: “giovani, compagni malati, una mamma anziana“…Si spinge ancora oltre analizzando il comportamento dell’imputato in udienza: “Oggi sta cercando di manipolare la corte!

Anche la Procura denuncia il “reali capacità manipolative” per soddisfare “la sua avidità“. “Utilizza il profilo dei suoi interlocutori e si adatta a manovrarli“, prosegue prima di sottolineare: “La somma sottratta è tale che non sarà mai in grado di risarcire tutte le sue vittime“, prima di chiedere la pena di un anno di reclusione con due anni di sospensione della prova con l’obbligo di prestare cure e di risarcire le sue vittime.

Me Philippe Tabart, avvocato dell’imputato, ha invocato la sincerità del suo cliente che non ha mai contestato le truffe. Ha parlato della spirale di Christine a causa della sua dipendenza dai giochi online e ha ricordato che i suoi soldi “è stato utilizzato da alcune delle vittime presenti“.

La sentenza è stata rinviata al 16 maggio.

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