5 buoni motivi per visitare My Kingdom in Florida

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Nel 2017, il giovane cineasta americano Sean Baker (dopo il suo sorprendente Tangerine e prima di vincere, nel 2024, la Palma d’Oro al Festival di Cannes con Anora) ci ha gettato a terra Il mio regno in Florida (Il progetto Florida), osservazione sorprendente e galvanizzante della vita quotidiana di una bambina di 6 anni e di sua madre, che potrebbe essere scambiata per sua sorella. Vediamo perché.

Il mio regno in Florida, di Sean Baker Foto: immagini di elevazione

La Florida, il Parco Walt Disney e ciò che solitamente resta nascosto

La prima attrazione di My Kingdom in Florida è senza dubbio l’arredamento.

Perché Sean Baker, furbo, ha deciso di puntare la macchina fotografica su ciò che i depliant turistici non mostrano mai: i negozi di fascia bassa, dove si comprano biglietti e souvenir a prezzi ridotti, i motel dalle pareti screpolate in giallo, viola e rosa sbiadito, i parcheggi che fungono da parco giochi. È lì, alla periferia del parco Disney, che vivono Moonee, sua madre e la sua banda.

Il mio regno in Florida, di Sean Baker Foto: immagini di elevazione

Energia come difesa

Macchina fotografica spesso a spalla, emozione di ogni attimo, sensibilità accresciuta che cattura la vita in allerta di chi è lasciato indietro dal successo:

La messa in scena di Baker è un antidoto al miserabilismo, all’autocompiacimento e al moralismo.

E questi colori fluorescenti e queste luci al neon che brillano costantemente sono, lo capiamo subito, come uno schiaffo insolente alla povertà.



Il mio regno in Florida, di Sean Baker Foto: immagini di elevazione

Una critica dura

Avvicinandosi il più possibile ai suoi personaggi, Baker sa come renderli accattivanti e più grandi della vita. Ma soprattutto, attraverso di loro, è l’intero universo Disney, il suo consumismo, il suo sogno in scatola che infila in gola a chiunque si avvicini, che si confronta.

E all’allegria artificiale e inquietante della Disney, il cineasta contrappone, con brio, la luminosa spazzatura dei bambini emarginati. Necessariamente lo shock è travolgente.


Una donna tatuata cammina per strada tenendo per mano una bambina.
Il mio regno in Florida, di Sean Baker Foto: immagini di elevazione

Magnifici attori e attrici

Intelligente ed empatico, vivace e unico, Il mio regno in Florida è molto dovuto anche al comportamento e al carisma dei suoi interpreti: Kimberly Prince di Brooklyn, magnifico, Bria Vinaite o William Dafoe, superbo nel ruolo di un manager di motel di buon cuore ma indifeso.


Una giovane donna e una bambina su un letto.
Il mio regno in Florida, di Sean Baker Foto: immagini di elevazione

Se solo dovessi tenerne uno…

A volte, in un film, una singola sequenza può servire interamente da argomento. In Il mio regno in Floridaquesta scena non solo esiste ma toglie il fiato.

Girato con un iPhone, completamente illegalmente nel parco divertimenti, conclude la storia in un crescendo drammatico strabiliante e rimane, fino ad oggi, una delle conclusioni cinematografiche più strazianti della storia.

Il mio regno in Florida da vedere su ICI Télé sabato 5 ottobre, alle 1,10

Il trailer (fonte: YouTube)


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