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perché le carceri di custodia della polizia non sono più monitorate dalle telecamere

perché le carceri di custodia della polizia non sono più monitorate dalle telecamere
perché le carceri di custodia della polizia non sono più monitorate dalle telecamere
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Par

Jean-Marc Aubert

Pubblicato il

2 ottobre 2024 alle 18:02

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Si tratta dell’applicazione da parte della Francia di una direttiva europea: da martedì 1 ottobre 2024, la custodia della polizia nei corridoi e nelle carceri dei commissariati di polizia, compresi quelli dell’Hérault, non si svolgono più videosorveglianze. Le telecamere possono essere attivate solo con rarissime eccezioni, in particolare se le persone detenute sono sospetti terroristi.

“Il Ministero degli Interni è stato informato sei mesi fa di questa misura obbligatoria da mettere in vigore, ma abbiamo appreso solo lunedì 30 settembre dalle direzioni dipartimentali della polizia nazionale della loro applicazione”, infuria il residente di Montpellier Bruno Bartoccettiil delegato di Un1té unione della zona meridionale.

Secondo lui, “questa decisione costituisce un vero scandalo: ora stiamo prelevando le guardie di pace dalle unità sul campo, compresa la polizia di emergenza, mentre la popolazione ha bisogno che siano visibili e sul posto 24 ore al giorno. e gli investigatori sono compromessi nell’esercizio dei loro compiti”.

Meno agenti di polizia sul posto

Analizza Bruno Bartoccetti: “questa missione aggiuntiva per gli agenti di polizia si aggiunge a quelle già troppo numerose, riducendo così il numero del personale disponibile per interventi urgenti e non: polizia giudiziaria, trasferimento di detenuti, custodia di detenuti in ambiente ospedaliero, guardie statiche di edifici amministrativi, come la prefettura dell’Hérault e la polizia religiosa, procuratrice, amministrativa e giudiziaria. D’ora in poi l’ufficiale di polizia nazionale sarà un carceriere”.

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Conferma che «questa è una tutela ancora minore per i nostri concittadini, devono saperlo, a causa di una riorganizzazione dei servizi, con la riduzione dei numeri all’interno dei pronto soccorso delle forze dell’ordine, sulle strade pubbliche. Diciamo basta alle macchie eccessive. Bruno Bartoccetti rileva che “questa direttiva ci obbliga, di fatto, a raddoppiare il personale addetto al controllo della custodia nei commissariati di polizia, togliendolo in particolare a quelli addetti alla polizia di emergenza”.

Come funziona? Questa sorveglianza della custodia della polizia tramite telecamere non è più sistematica. Al contrario, dovrà essere motivato dagli agenti di polizia nella loro gerarchia e si applicherà solo in casi molto rari, in particolare nelle procedure antiterrorismo.

Preparato sotto il governo Castex

Questa nuova direttiva è caduta questo lunedì 30 settembre, denunciando tutti i sindacati di polizia dell’Hérault e in particolare l’Alliance, che sottolinea che, preparata da Gérald Darmanin, ex ministro degli Interni e Eric Dupond-Moretti, ex ministro della Giustizia ai tempi del Primo Ministro Jean Castex, prima di essere finalizzato lo scorso marzo. È stato firmato dal direttore centrale della polizia nazionale, Frédéric Veaux, il giorno prima della sua partenza. E attuato dal nuovo ministro dell’Interno Bruno Retailleau. La polizia di prossimità tanto richiesta dai funzionari eletti (e dai sindacati) dovrebbe essere nei guai.

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