I cantoni latini uniscono le forze nella politica culturale – rts.ch

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I Cantoni latini vogliono unire le forze nelle questioni di politica culturale. Intitolata “Verso uno spazio culturale francofono”, la loro strategia comune è stata presentata venerdì a Losanna alla presenza di otto ministri. Obiettivo: migliorare le condizioni quadro del settore.

“La crisi del Covid 19 ha messo in luce l’essenzialità della cultura per la popolazione, mettendo in luce la precarietà economica degli attori culturali”, affermano i sette consiglieri statali responsabili della Cultura del loro cantone (Vaud, Ginevra, Vallese, Friburgo, Neuchâtel, Giura e Ticino) nel corso di una conferenza stampa congiunta.

La strategia per rafforzare il settore culturale francofono è strutturata attorno a cinque assi principali. Ciò implica chiarire lo status giuridico ed economico degli attori culturali, migliorare la loro retribuzione e il loro benessere professionale, migliorare l’informazione e la formazione, armonizzare i sistemi di sostegno cantonali e, infine, tenere maggiormente conto del pubblico nelle politiche di sostegno culturale.

“Gli elementi devono essere armonizzati”

Ospite alla trasmissione Forum, la consigliera di Stato vodese Nuria Gorrite spiega che anche se le realtà sono diverse da un cantone all’altro, «alcuni elementi devono essere armonizzati».

«Oggi abbiamo una produzione abbondante, uno straordinario patrimonio di creatività e la cultura è una risorsa economica per il nostro Paese. In Svizzera un’impresa su dieci è legata alla cultura», osserva il ministro responsabile della cultura.

Tuttavia, aggiunge, questo settore economico ha una particolarità. “Se è ricco nella sua abbondanza, è al contrario molto chiaro che i professionisti del settore, a causa della natura sistemica dei loro contratti molto frammentati, dei livelli salariali estremamente bassi e dei loro contributi previdenziali quasi inesistenti, sono spesso portati a una grande precarietà durante la carriera e poi anche in pensione.

Per rispondere a questo problema, Nuria Gorrite si dice favorevole alle “cooperative di lavoro”, ovvero alla creazione di una struttura unica capace di “centralizzare le entrate per avere contributi sufficienti in termini di previdenza sociale”. Aggiunge che “gli stipendi dovrebbero basarsi sulle raccomandazioni del settore”, in modo che “i sussidi delle autorità pubbliche possano fare riferimento ad essi” per garantire contratti “più stabili e più sostenibili”.

>> L’intervista completa a Nuria Gorrite nel Forum:

Unione dei cantoni latini a livello culturale: intervista a Nuria Gorrite / Forum / 4 min. / oggi alle 18:07

Intervista radiofonica: Valentin Emery

Adattamento web: lì con ats

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