L’abbattimento per controllo dei cervi nei boschi di Versoix è contestato in tribunale. Il provvedimento, autorizzato dal Consiglio di Stato il 28 agosto, è oggetto di due ricorsi. Provengono dall’associazione “animal equity”. Il suo avvocato, Me Romain Jordan, li ha depositati lunedì davanti alla Camera amministrativa della Corte di giustizia.
L’associazione sostiene che a Ginevra la caccia è vietata e che, secondo la legge sulla fauna selvatica, l’uccisione di animali che causano danni può essere autorizzata dal Consiglio di Stato, ma solo “dopo l’esaurimento delle misure preventive”. Tuttavia, secondo i ricorrenti, tale condizione non è soddisfatta.
Sostengono che dal 2023 l’associazione per la tutela degli animali ha più volte proposto al consigliere di Stato Antonio Hodgers di condurre uno studio pilota con il vaccino immunocontraccettivo GonaCon. Studi del genere vengono attualmente condotti in Spagna e in Italia, sottolineano i ricorrenti. Secondo loro, questa opzione è stata rifiutata dallo Stato.
Nelle domande frequenti pubblicate sul suo sito, quest’ultimo spiega che “questa soluzione non sembra allo stato attuale contenere il numero dei cervi del Bois de Versoix (o anche di altri grandi ungulati) per una serie di ragioni che riguardano sia questioni pratiche ed etiche, impatti per gli animali interessati, coordinamento regionale ed efficacia, sulla base di esperienze realizzate in altri paesi.
L’abbattimento regolamentare dei cervi a Versoix è stato autorizzato per il secondo anno consecutivo al fine di limitare i danni causati da questi animali alle colture locali (colza, girasole, mais, piselli, lenticchie e soia) da un lato, e alle foreste dei territori limitrofi dall’altro. dall’altro, cioè quelli del cantone di Vaud e del Pays de Gex, in Francia.
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